lunedì 1 novembre 2021

Recensione: Buonanotte, signor Tom



Buonanotte, signor Tom

 di Michelle Magorian

 Editore: Fazi Editore
 Prezzo: € 17
 Pagine: 326
Titolo originale: Goodnight Mister Tom

 Per la prima volta nelle librerie italiane, Buonanotte, signor Tom è un classico moderno che figura tra i cinquanta libri più amati di sempre dagli inglesi. Adattato più volte per il cinema e il teatro e vincitore, fra gli altri riconoscimenti, della Carnegie Medal, è un commovente romanzo dalle atmosfere dickensiane che conquisterà grandi e piccoli. Nel 1939, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, nel timore dei bombardamenti tedeschi il governo inglese decide di evacuare migliaia di bambini dalle città e di sistemarli in campagna presso le famiglie disposte ad accoglierli. Uno di questi bambini, Willie Beech, trova alloggio presso Tom Oakley, un uomo di mezza età che vive solo, dopo la morte della moglie, nel villaggio di Little Weirwold. Il piccolo è traumatizzato: si spaventa per un nonnulla, bagna il letto tutte le notti e ha il corpo ricoperto di lividi e cicatrici. Con il tempo, le attenzioni costanti e l’affetto del signor Oakley consentono a Willie di riacquistare stabilità e serenità, ma anche di inserirsi felicemente a scuola e stringere legami di amicizia con i bambini del villaggio. L’incanto della nuova vita si infrange però quando la madre costringe Willie a tornare a Londra. Tom, inquieto per la mancanza di notizie, decide di andare in città per sincerarsi delle condizioni del bambino. Riesce a trovarlo dopo una serie di peripezie, ma fa una terribile scoperta…




LMa la tenerezza di questo romanzo! Mi si è spezzato il cuore a pagina due, Willie, questo bambino pieno di lividi e cicatrici, arriva da un omone burbero e solitario Tom a cui è mancata la moglie. Tutto il paese è sconvolto perché dalla morte di Rachel Tom non si è più fatto vedere in giro, non ha più incontrato nessuno e ha parlato sempre meno.
Willie è prorio come lui, non parla mai sembra terrorizzato di tutto e pare non aver mai visto nulla del mondo. Come mai Tom prende in casa Willie vi chiederete? Beh non ha scelta, siamo nel 1939, il governo inglese ha deciso di sfollare molti bambini delle grandi città e piazzarli dalle famiglie che abitano in campagna, i bambini arrivano affamati, magri e non sempre contenti di essere lontani dalle famiglie. 
Willie sembra solo terrorizzato, attento a tutto e pronto a essere picchiato ogni momento. 
Ma il signor Tom è un omone grande e tenero che con pazienza, poche parole ma tanti fatti riesce a ricostruire la fiducia nell'umanità di William, che riprende forze e scopre cosa siano le amicizie, l'affetto e le passioni. La mamma però sembra essersi ammalata e avere bisogno di lui, quindi dovrà lasciare questa oasi di pace. 
Tom lo incoraggia a essere vicino alla madre ma quando passano alcune settimane senza nessuna lettera o telefonata decide di andare a Londra col fidato Sam a cercarlo, una città grigia, devastata dalle continue bombe che gli presenterà avvenimenti agghiaccianti. 
Un romanzo senza tempo che sembra essere stato scritto ieri, una sensibilità infinita e una dolcezza che cola dalle pagine, anche le più crudeli. 
Mi piacciono moltissimo i romanzi che non spiegano tutto, ma accendono una piccola fiammella di interesse per l'argomento, infatti a fine romanzo ho voluto leggere di più di questa scelta del governo durante la guerra. Un altro aspetto stupendo di questo romanzo è come tutto il paesino si faccia in quattro per aiutare questi bambini, soprattutto Willie, con affetto e incoraggiamento che mi ha ricordato il proverbio africano "it takes a village to raise a child". Proprio così tutti si aiutano a vicenda, legati anche dalla paura della guerra e dalle perdite dovute ad essa. 
Un romanzo che dovrebbero leggere tutti, adulti e ragazz*, non riuscivo a posarlo, i personaggi sono delineati benissimo anche senza essere pieni di aggettivi o spiegazioni. A quanto pare ci sono state molte rappresentazioni teatrali e cinematografiche che non vedo l'ora di vedere... o forse è meglio non rovinarmi il ricordo? 

Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata: Tisana alla camomilla
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Website dell'autore: Michelle Magorian



"Non sono irriconoscente, signore, davvero. Sono felice."


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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