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domenica 12 gennaio 2020

Blogtour: I bambini di Svevia




Oggi abbiamo l'onore di partecipare ad un blogtour speciale, il nuovo romanzo di Romina Casagrande edito Garzanti che ci fa emozionare con la storia di Edna, Emil e Jacob e ci concentreremo sui luoghi del romanzo.



I bambini di Svevia
di Romina Casagrande

Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: € 8,60
Pagine: 400


Protetta dalle mura di una casa nascosta dal rampicante, Edna aspetta un segno. Da sempre sogna il giorno in cui potrà mantenere la parola data. L’unico a farle compagnia è Emil, un pappagallo dalle grandi ali blu. Non le è mai servito altro. Fino a quando una notizia la costringe a uscire dall’ombra e a mettersi in viaggio. È arrivato il momento di tener fede a una promessa a lungo disattesa. Una promessa che lega il suo destino a quello dell’amico Jacob, che non vede da quando erano bambini. Da quando, come migliaia di coetanei, furono costretti ad affrontare un terribile viaggio a piedi attraverso le montagne per raggiungere le fattorie dell’Alta Svevia ed essere venduti nei mercati del bestiame. Scappati dalla povertà, credevano di trovare prati verdi e tavole imbandite, e invece non ebbero che duro lavoro e un tozzo di pane. Li chiamavano «bambini di Svevia». In quel presente così infausto, Edna scoprì una luce: Jacob. 
La loro amicizia è viva nel suo cuore, così come i fantasmi di cui non ha mai parlato. Ma ora che ha ritrovato Jacob, è tempo di saldare il suo debito e di raccontare all’amico d’infanzia l’unica verità in grado di salvarli. Per riuscirci, Edna deve tornare dove tutto ha avuto inizio per capire se è possibile perdonarsi e ricominciare. Lungo antiche strade romane e sentieri dei pellegrini, ogni passo condurrà Edna a riscoprire la sorpresa della vita, ma al contempo la avvicinerà a un passato minaccioso. Perché anche la fiaba più bella nasconde una cupa, insidiosa verità.









Il viaggio di Edna si svolge sicuramente su livelli diversi, uno fisico e uno temporale.

Il viaggio fisico di Edna ci lascia senza parole, una donna della sua età non ci si immagina come ce l'abbia fatta a macinare tutti quei km, su e giù per la montagna. Dal racconto capiamo che la scalata sia importante ma non ci potremmo mai immaginare che la montagna davanti a lei sia cosi:


Questa è infatti la cima dell'Arlberg, tra Vorarlberg e il Tirolo in Austria
Sono proprio queste le zone in cui i cosiddetti bambini di Svevia, gli Schwabenkinder, tra i cinque e quindici anni, provenienti dal Tirolo, Svizzera e dalla parte sud dell'Austria attraversavano le montagne. I loro genitori, ormai troppo poveri, li avevano venduti e l'unico modo di sopravvivere era lavorare nelle fattorie dell'Alta Svevia. Teoricamente sarebbero tornati a fine stagione lavorativa.

I bambini partivano solitamente a marzo, acccompagnati da un giovane parroco, proprio come nel romanzo, e si dirigevano in zone diverse, le città scelte come destinazioni erano Ravensburg, Friedrichshafen, Kempten e, a richiesta, anche Wangen, Weingarten, Tettnang e Bad Waldsee.


Dopo  giorni di camminate attraverso le montagne nel freddo, di elemosina e bagni nell'acqua gelida, quando si arrivava alla cappella di St. Cristoforo, che segnava l’inizio della discesa, si intagliava la statua con un coltellino e si conservava nella tasca una scheggia. Serviva contro la nostalgia di casa. La scheggia non lascerà mai la nostra Edna, nel viaggio in cerca di Jacob infatti,  tra gli oggetti che aveva infilato in mezzo alle cose importanti c’erano la pigna a forma di scoiattolo, il sassolino di marmo raccolto camminando verso il Passo, e proprio la scheggia intagliata dalla statua di legno di san Cristoforo. Nel viaggio di ritorno, invece, Il cammino fino a San. Cristoforo era stato in discesa. Intorno alla chiesa era sorto un vero paese, incastonato fra le montagne.  (Quella piccola chiesetta che vedete nella foto sotto è proprio quella di San Cristoforo).



 



Nel primo viaggio per arrivare alla fattoria, avevano camminato sette giorni ed erano arrivati a Ravensburg passando dalla stazione di Lasa, una piazza in cui agli inizi del maggio del 1945, i soldati tedeschi avevano raccolto undici uomini accusati di aver rubato due sacchi di munizioni dalla polveriera. A Ravensburg era il giorno della cavalcata del sangue di Cristo, il Blutritt, una processione equestre dedicata al sangue santo, nella quale loro dovevano confondersi con i bambini "normali".


Il mercato in cui viene scelta dal contadino con la croce sulla giacca, capitava a tutti i Bambini di Svevia nel giorno di San Giuseppe, i contadini sceglievano in base alle proprie esigenze lavorative, le ragazze principalmente per i lavori casalinghi e i maschi per le mansioni agricole. Normalmente venivano ripagati solo con abiti e cibo o pochi spiccioli ma le condizioni lavorative erano indecenti. Molto comuni erano i casi di violenza, morte e bambine incinte rimandate a casa alla fine della stagione.

Questi percorsi non erano nuovi, come ci spiega uno dei suoi pellegrini compagni di viaggio, le arterie principali che attraversano le montagne sorgono su tracciati molto antichi, sono le vie aperte dagli eserciti romani o quelle ancora più antiche del commercio dell’ambra. Erano le stesse che nel medioevo venivano percorse dai pellegrini, un dedalo di strade che congiungono i luoghi della cristianità,alla via Francigena che taglia l’Europa in linea retta da Roma a Canterbury.

Spero che abbiate trovato interessante questa minima spiegazione del viaggio di Edna, vi consiglio di leggere il romanzo perchè mi ha molto emozionata.




      

Questa è solo una delle tappe del blog tour, non dimenticate di seguire le prossime tappe, qui sotto potete trovare il calendario.

                      
    

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 9 luglio 2019

Blogtour "Ferryman": Dylan, una ragazza come tante


Uno speciale che sono davvero contenta di aver accettato. "Ferryman" di Claire McFall edito Fazi è un libro che mi è piaciuto dall'inizio alla fine e che mi ha davvero coinvolto! Lo consiglio tantissimo e nella mia tappa scopriremo qualcosa in più sulla protagonista femminile. Dylan.




Ferryman
di Claire McFall

Editore: Fazi Editore
Prezzo cartaceo : € 16,00
Pagine: 300


Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico cambiamento: il treno su cui viaggia ha un terribile incidente. Dylan sembrerebbe essere l’unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita, si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c’è anima viva, a parte un ragazzo seduto sull’erba. L’adolescente si chiama Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all’altro. È proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le rivela la verità… lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta.
A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L’iniziale ritrosia di Dylan e l’indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in un’attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi dividere. Arrivati al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.
Ferryman. Amore eterno, primo volume di una commovente, epica e originale trilogia fantasy, è una moderna riscrittura del mito di Caronte: una storia d’amore che supera il limite della morte attraversando i confini dell’aldilà.


Scopriamo Dylan, una ragazza come tante...



Ho già utilizzato questa foto ma quando ho letto la descrizione di Dylan mi è sembrata ideale. Dylan è la protagonista indiscussa di questo libro, una ragazzina che impariamo a conoscere nella vita di tutti i giorni. Quei giorni ostili a scuola, l'unica sua amica si è trasferita e senza di lei è un inferno. A casa, è riuscita a mettersi in contatto con suo padre che si è separato da tanto tempo dalla madre, quel padre di cui ha sempre avuto una memoria sfocata ma che finalmente è decisa ad incontrare.
Dylan è una ragazza semplice, sognatrice che nasconde una timida determinazione. L'incidente arriva sul più bello, noi stessi leggendo rimaniamo scossi, provati da questo cambio repentino, la vita di Dylan prende una piega inaspettata. Si risveglia frastornata, era sul treno per incontrare finalmente suo padre ma adesso non c'è più nulla, solo buio, un tunnel lunghissimo e alla fine Tristan. Dylan si dimostra coraggiosa ad affrontare quello che le succede, spesso durante il suo viaggio nella terra di mezzo viene messa a durissima prova. 

L'autrice è davvero brava a descrivere ogni dettaglio, dopo poco ci sentiamo parte del viaggio di Dylan in questo aldilà che sa essere spietato. La nostra protagonista a volte ci sembra più matura della sua età e ci dimentichiamo che è una ragazzina. D'altronde in una situazione disperata, in bilico costante tra vita e morte non c'è tempo per essere ingenui. Dylan è una che non molla, non si arrende ed è pronta ad affrontare tutto soprattutto se spinta dal suo cuore. Tristan è un traghettatore di anime ma quella di Dylan è speciale, una di quelle che non ci si può dimenticare, che lascia il segno.

Se ci fosse una versione cinematografica mi è venuta in mente Cara Delavigne impersonare Dylan. Semplice ma che colpisce. Una ragazza che sa combattere per ciò che vuole, che al momento giusto sa trovare la grinta nascosta che sfugge al primo sguardo.
Quella di Dylan è una vita brutalmente stroncata che sa rifarsi vivendo l'amore. Quello difficile, forse impossibile ma che arde ogni secondo, ad ogni sguardo, ad ogni passo fatto insieme. Una vita decisamente da leggere.


Siamo solo all'inizio di questo Blogtour e tante tappe affascinanti ci aspettano. Un libro da non farsi scappare e una storia d'amore struggente. Next - scopriamo meglio Tristan su Bookish Advisor.



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 4 luglio 2019

Blogtour "Diana": Intervista all'autrice

Continua il Blogtour dedicato all'uscita del Booktrailer della Graphic Novel di Simonetta Caminiti La Ruota Edizioni. Non vedo l'ora di leggerlo questo autunno, questo piccolo assaggio promette molto bene e mi ha fatto molto piacere fare due chiacchiere con l'autrice.




Diana
di Simonetta Caminiti e Letizia Cadonici

Editore: La Ruota Edizioni
Genere: Graphic Novel
Data di uscita: Novembre 2019

Diana e Khady sono sorelle “speciali” nella Roma del 1999: diciasettenne stralunata e tormentata la prima, suadente cantante afroamericana di vent’anni – e adottata - la seconda. Amori, dolori precoci e scoperte alle porte di un Millennio che aveva promesso di cambiare tutto. Cosa succederà vent’anni dopo? Cosa ne sarà stato delle speranze e sogni coltivati in gioventù? 

Diana, 1999 è una graphic novel, basata sul plot de Gli arpeggi delle mammole, che verrà pubblicata a novembre 2019 dalla casa editrice La Ruota. Una storia di formazione con commistioni di generi, difficilmente classificabile solo come un “teen drama” o una storia d’amore. Un progetto prezioso e ambizioso dato che si tratta di uno dei rarissimi casi italiani di romanzo di formazione a fumetti, ricco di richiami, curiosi e imperdibili, alla letteratura, alla musica e al cinema del ‘900. 



Ciao Simonetta, grazie mille per averci dato l'occasione di intervistarti. Incominciamo subito con le domande:

1) Come nasce l'idea di questa Graphic Novel?

Nasce dalla mia grande passione per il fumetto (adolescente, ero appassionata di manga giapponesi), dall’amore che ho avuto per la graphic novel Il blu è un colore caldo di Julie Maroh: e nasce soprattutto dal fatto che il mio primo romanzo si prestava alla sceneggiatura di qualcosa di inesplorato e inedito in Italia, ovvero il romanzo di formazione a fumetti.

2) Diana e Khady sono due sorelle con personalità molto diverse, in quale ti riconosci di più e quale ti ha dato più filo da torcere durante la stesura del libro?

Nessuna delle due mi ha creato difficoltà. Amo follemente Khady, ed è la prima tra le due che si è configurata nella mia mente e nel mio cuore. Ma non c’è dubbio che io sia molto, molto più simile a Diana.

3) Questa graphic ha come protagoniste due ragazze giovani e si sa a quella età, i sogni e le speranze sono sempre tante. Ti andrebbe di condividere uno di quei sogni che hai sempre fatto da ragazzina e che sei riuscita a coltivare e a realizzare una volta adulta?

Ti dirò (è una domanda splendida!). Avevo sogni estremamente lontani da quelli di cui ho preso piena consapevolezza più avanti. Non sognavo di fare la giornalista (cosa che poi ho fatto), né la scrittrice (perché, più che un sogno, anche qualora tutti i miei scritti fossero rimasti nel cassetto, davo per scontato che nella vita avrei scritto sempre: non facevo altro anche da bambina…). Romanticissima e solitaria, pigra, ombrosetta (come Diana) mi auguravo un grande amore. Del genere che poi, nella vita, ho vissuto. Ciò farà di me l’adolescente e la donna più tipiche della Terra ma tant’è!

4) Come descriveresti questa opera se potessi scegliere solo 3 aggettivi?

Originale, delicata, intensa.

5) Ambientato alle soglie del nuovo millenio, questo libro ci regala uno scorcio di una gioventù molto diversa da quella odierna. Come sono cambiati, secondo te, i ragazzi di oggi rispetto a quelli di un tempo? Hai nostalgia di qualcosa in particolare degli anni prima del 2000?

Sai che non so se gli adolescenti si siano poi così “trasformati”? È  cambiato il loro quotidiano: sono stati sradicati dalle piazze, dalla natura, da tutto ciò che, oggi, la maggior parte di loro forse vive e contempla più per farne una story su Instagram che per trarne emozione “faccia a faccia”. Ma le loro dolcissime angosce, le prime applicazioni alla vita, secondo me, gli stati d’animo di aspettativa verso il mondo e verso chi sono e saranno, restano quelli di sempre. Li trovo più emancipati e anche tendenzialmente più diretti (talora, perché no, più aggressivi, nell’espressione di sé) rispetto a chi eravamo noi. Non può non avere un peso, in tutto questo, il genere di linguaggio che masticano accendendo il televisore, aprendo un canale social qualsiasi… Eravamo più pudici, più timidi: il primo viaggio all’estero arrivava, su scala d’età, più tardi rispetto a oggi (e tanti, rispetto ai teenager di allora, sognano di vivere all’estero appena ci mettono piede). Ho nostalgia di una capacità di attendere che i ragazzi di oggi hanno perso. Resta il fatto che l’incanto dell’amore non può e non potrà suscitare mai altro da ciò che era venti, cinquanta, mille anni fa…

Grazie ancora, una chiacchierata che mi piacerebbe replicare. Non vediamo l'ora dell'uscita!

Sabrina

Vi lascio il bellissimo Booktrailer. Fatemi sapere cosa ne pensate.

“Sono entusiasta del trailer” spiega l’autrice Simonetta Caminiti “perché si tratta, a ben vedere, di un micro-film. Non è breve come i teaser dei libri cui siamo abituati. Ed è sorprendente per me ricordare i volti, le voci, le mani dietro questo progetto. Barbara e Federica (De Bortoli) sorelle anche nella vita; Fabio Santomauro (illustratore e animatore strepitoso); la colonna sonora interpretata di Diana Timbur che, solo per caso, ho scoperto avere il nome... e il viso identici alla protagonista del mio romanzo a fumetti. Una piccola matrioska di personaggi (reali!) che presentano la mia graphic novel”.



Lo speciale non finisce qui. Altre due tappe sono programmate per farci scoprire altre info preziose, di seguito trovate il calendario e vi raccomando di recuperare anche le precedenti.



mercoledì 12 giugno 2019

Blogtour "Sorelle sbagliate": Focus on "La ragazza nel parco"


Dopo avervi fatto scoprire "Sorelle sbagliate", l'ultimo libro da non perdere di Alafair Burke arrivato in Italia grazie alla Piemme è arrivata l'ora di farvi conoscere in dettaglio questa autrice attraverso gli altri suoi libri. Iniziamo con "La ragazza nel parco".




La ragazza nel parco
di Alafair Burke

Editore: Piemme
Prezzo Cartaceo: € 12,90
Pagine: 320
Titolo originale: The Ex

Quando Olivia Randall, avvocato newyorchese, viene svegliata da una telefonata, non ha idea di chi sia la ragazzina che la implora di aiutarla. Ma basta un nome a farle capire. Jack Harris.

Padre della ragazzina e famoso scrittore, accusato di omicidio, Jack è un vecchio amore di Olivia finito male vent'anni prima. Un amore di cui lei porta ancora dentro i segni e forse la colpa di aver lasciato che le cose andassero come sono andate. Di fronte alla richiesta della figlia di Jack, Olivia sa che non ha altra scelta. Lo aiuterà. A costo di lasciare che lui dia sfogo a una vendetta tenuta a bada per anni.



"La ragazza nel parco" è il primo dei libri che ho conosciuto di questa autrice. In questo primo libro iniziamo a prendere familiarità con quelle abilità che ritroviamo in ogni suo libro. Ha uno stile fluido e non complicato. La Burke essendo in prima persona un'avvocato penalista attraverso la sua esperienza personale riesce a semplificare gli intrecci e i cavilli legali senza fatica. Facciamo la nostra conoscenza con Olivia Randall, la protagonista. Un'avvocato sulla quarantina che si ritrova a difendere il suo ex, quell'uomo che aveva quasi sposato tanti anni fa e che ora è accusato di triplice omicidio.


Oliva è un personaggio che ritroviamo spesso anche negli altri libri, mi piace pensare sia un po' l'autrice stessa che partecipa in ogni storia in prima persona anche se in ruoli marginali.
Il dubbio è l'effetto più efficace di questa lettura. Inizia ad insinuarsi nel lettore in maniera subdola, confondendolo e facendolo ricredere numerose volte. Olivia pensa di conoscere davvero il suo ex? Troppe coincidenze, pochi fattori che giocano a favore, eppure lei è un'avvocato in gamba.
Le storie che riescono a tenere sulle spine a lungo sono davvero poche e questa riesce a farlo fino alle ultime pagine dove il mistero ci viene finalmente svelato e tutti i pezzetti collezionati durante la lettura iniziano a trovare il loro posto. Un'altra caratteristica della Burke che personalmente apprezzo tanto e con me funziona sempre. Mi sorprende ogni volta, forse sono poco esperta di Thriller, devo ammettere di aver iniziato a conoscerli meglio da poco, però ogni volta non riesco a farmi una chiara idea del colpevole fino a quando non mi viene direttamente svelato.



Continuare ad approfondire ogni dettaglio, macinare pagine e pagine, con i libri della Burke i veri investigatori siamo noi. A fine lettura di quelli che ho letto ho sempre pensato e ripensato alla storia una volta risolto il caso, tutto si aggancia e in qualche modo rimaniamo con una storia nella storia. La prima volta vissuta come un curioso spettatore, la seconda come da mente interna, ogni dettaglio assume un aspetto diverso. Consiglio davvero tanto i libri della Burke, ritengo che per chi come me si avvicina a questo nuovo e sconfinato genere, questa autrice può essere facilmente la prova iniziale per poi continuare a sguazzare nella marea di altre letture.



Curiosi di scoprire di più sugli altri libri della Burke?! Allora non perdete le altre tappe su Bookspedia, L'universo dei libri, Aria's Wild e Il Salotto del Gatto libraio.





martedì 4 giugno 2019

Blog Tour: Un letto per due

Buongiorno cari lettori, come state? 
 Benvenuti alla prima tappa del blogtour dedicato a Un letto per due, un libro ca-ri-nis-si-mo che è appena approdato in libreria e che io ho semplicemente adorato (a breve la recensione). 
Siete pronti?





Un letto per due
di Beth O'Leary


Editore:  Mondadori
Prezzo cartaceo: 18,50 € 
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 372
Genere: commedia romantica

Dopo il naufragio della sua storia d’amore, Tiffy Moore ha assolutamente bisogno di trovare una nuova sistemazione. E alla svelta. Peccato che il suo stipendio da junior editor sia poco compatibile con gli affitti stellari di Londra. Ma Tiffy non si dà per vinta e, spulciando le inserzioni, decide di rispondere a un annuncio singolare: dividere appartamento, camera, e soprattutto l’unico letto della casa, con Leon, un infermiere che fa i turni di notte. Una convivenza ideale: Leon occupa la casa di giorno, mentre Tiffy rientra la sera ed esce prima che lui torni. Unico scambio: un via vai di messaggi sul frigo. All’inizio formali, poi ironici, infine affettuosi… Due perfetti sconosciuti e una amicizia affidata a bigliettini di carta. 
Ma quanto passerà prima che a Tiffy e Leon non venga la curiosità di vedersi? 

Un letto per due è la commedia dell’anno. Brillante e divertente, con un tocco magico di romanticismo e tenerezza.








Eccoci qua, tocca a me iniziare a farvi scoprire questo libro.  E vi confesso che questa è una lettura che ho amato davvero molto, e spero di riuscire a trasmettervi almeno un po' della meravigliosa sensazione (oltre che un grande sorriso sulle labbra) che mi ha lasciato questo romanzo quando l'ho letto. 

 Quindi, iniziamo a parlare di uno dei punti fondamentali di questo libro: com'è dividere casa con uno sconosciuto? Alcuni di noi ci sono passati, altri non hanno mai conosciuto le gioie (e i dolori) di avere dei coinquilini che non fossero dei consanguinei. Sappiate che non è affatto facile avere un coinquilino - e ci sono una serie di misure che bisogna assolutamente mettere in atto per assicurarsi di non cacciarsi in un piccolo inferno. 

Per prima cosa bisogna capire chi è la persona con cui si andrà a vivere. L'approccio adottato da Tiffy, dato che non le riesce molto facile incontrare di persona Leon, consiste nell'analizzare approfonditamente ogni possibile profilo social del potenziale coinquilino. (E vi giuro che fatto da lei non sembra nemmeno una cosa inquietante!) 



Altra cosa importante se si decide di andare in una casa in cui il potenziale coinquilino abita già: controllare la casa. La mancanza di una muffa verdastra è già un buon segno. Un po' più inquietante è la presenza di sciarpe. Tante sciarpe. Troppe sciarpe. Forse anche voi sarete come Tiffy e vi chiederete cosa se ne fa una persona di oltre dieci diverse sciarpe - tutte nascoste sotto il letto? 



D'altro canto, anche Leon potrebbe farsi due domande se potesse vedere in anteprima i libri di Tiffy. Tanti libri su fai-da-te, bricolage ed uncinetto. Troppi per chiunque... (tranne che per Tiffy, ma non vi svelo il motivo...) 

 Una volta stabilito che è possibile iniziare a pensare di dividere casa con quella persona sconosciuta, bisogna iniziare a stabilire delle regole. Le regole per condividere gli spazi comuni, per cominciare. E poi gli orari, quelli sono importantissimi. Soprattutto se Leon e Tiffy non potranno mai incontrarsi, visto che loro sono due e il letto in cui dormire è uno solo! Ma è anche importante comunicare..... quindi, ecco che la casa di Leon e Tiffy si riempie di bigliettini. 

Tanti, tantissimi bigliettini! 
Forse troppi?


Certo, esisterebbe anche alcune note app di messaggistica istantanea, ma vi assicuro che i bigliettini sono molto meglio per questo tipo di comunicazione, perché non bisogna fare i conti con la famigerata doppia spunta blu!!!!
E poi, così è tutto molto più romantico!

Ecco, spero di essere riuscita ad incuriosirvi e di far venire voglia anche a voi di conoscere i coinquilini più pazzi ed adorabili che potrete conoscere quest'estate. 



Che ne dite, vi stuzzica questo libro?

A presto!


                                            
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 30 maggio 2019

Blogtour: On the come up


Continuiamo con il Blogtour iniziato questa settimana di "On the come up", secondo libro di Angie Thomas edito Rizzoli. Per me un'autrice nuova e che mi ha davvero colpito.




On the come up
di Angie Thomas

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Pagine: 432

Bri ha sedici anni e un sogno: diventare una dei più grandi rapper di tutti i tempi. Come figlia della leggenda dell’hip hop underground morta poco prima di raggiungere l’apice della fama, Bri ha una pesante eredità con cui confrontarsi. E tentare la scalata al successo quando tutti a scuola ti considerano una criminale e a casa il frigorifero è sempre vuoto perché tua madre ha perso il lavoro può risultare più difficile del previsto. Bri riversa tutta la rabbia e la frustrazione nei suoi versi, e quando la sua prima canzone diventa virale per tutte le ragioni più sbagliate, lei viene etichettata dai media come una minaccia. Ma trovarsi nell’occhio del ciclone quando la tua famiglia ha appena ricevuto una notifica di sfratto potrebbe essere l’unica e irripetibile occasione per emergere (e fare qualche soldo). Anche se questo vuol dire rinunciare a te stesso e accettare l’immagine che il pubblico ti ha cucito addosso.Acuto, coraggioso e ricco di emozioni, On the Come Up è l’ode all’hip hop di una delle voci più influenti di un’intera generazione, una storia sull’importanza di combattere sempre per i propri sogni, anche quando tutto sembra essere contro di noi.



In questa tappa ci concentreremo sul tema del razzismo, che purtroppo ancora ai giorni nostri è piuttosto presente. Il razzismo è un argomento delicato e anche doloroso da affrontare, neanche la storia e gli errori del passato sono riusciti a  debellarlo in maniera definitiva. Questo preconcetto è infido e purtroppo ha radici profonde che però non bisognerebbe mai smettere di sradicare. "Love not hate" è un motto che bisognerebbe sempre ricordarsi, in tutte le sue sfumature.



Nei libri della Thomas, il razzismo è un tema molto ricorrente. La protagonista di "On the come up", Bri, è una ragazzina di colore con l'amore per l'hip hop. Ha vissuto un'infanzia non facile e purtroppo troppo spesso si è trovata a confrontarsi con delle problematiche più grandi di lei. Tra queste anche il razzismo, le ingiustizie legate ad un pensiero sbagliato e che cercano di ostacolarla, di farla arrendere. Ma state tranquilli, Bri non tiene la bocca chiusa e canta forte, senza farsi mettere da parte, i suoi versi sono affilati e sinceri. Non bisogna mai permettere che la discriminazione, di qualsiasi natura essa sia, possa influenzare le nostre scelte, i nostri sogni e le nostre vite. Questo ed altri messaggi ci arrivano dalla lettura di questo splendido libro. Le parole scelte sono forti e chiare e penso che libri di questo genere non bisognerebbe mai smettere di scriverne e di leggerne.





"Find your voice. Make some noise" Uno slogan che bisognerebbe sempre seguire. I modi per farsi sentire e combattere teorie sbagliate come il razzismo sono diversi e a volte sono piccoli gesti, parole, canzoni. La diversità non deve spaventare e creare odio e intolleranza, ma aggiungere valore e arricchire tutti. Nella nostra realtà questo tema scotta e si ripropone spesso. Dovremmo liberarci tutti insieme da falsi pregiudizi che prima di noi hanno lasciato segni e vuoti irreparabili. Questo libro è un invito positivo, che ci fa riflettere  e che dobbiamo condividere il più possibile con chi ci sta intorno e quindi leggetelo e amatelo a cominciare dalla copertina fino all'ultima pagina.



Vi consiglio di seguire tutte le tappe del blogtour e quella finale con le recensioni di questo libro da non perdere!





venerdì 19 aprile 2019

Blogtour: La posta del cuore di Mrs Bird


Questo libro davvero è da leggere quindi vi consiglio di seguire tutto il Blogtour dedicato a "La posta del cuore di Mrs Bird" di AJ. Pearce edito Sperling & Kupfer. Insieme a questo libro nella tappa di oggi vi consiglio altri libri dove le lettere d'amore e non solo, sono il perno focale della storia.




 La posta del cuore di Mrs Bird
di AJ PEARCE

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo Cartaceo: € 17,90
Pagine: 320
Titolo Originale: Dear Mrs Bird

Londra, 1940. Il sogno di Emmeline è diventare una giornalista. O meglio, una reporter. In quei difficili tempi di guerra, a soli ventitré anni, si guadagna da vivere come segretaria presso uno studio legale e contribuisce allo sforzo bellico facendo il turno di notte come centralinista presso la stazione dei vigili del fuoco. Ma già si vede indossare i pantaloni e guidare un'auto tutta sua, sigaretta tra le labbra, a caccia di notizie. Così, quando sul London Evening Cronicle trova l'annuncio per un posto da praticante, si candida senza esitazione. Ben presto, però, si rende conto che è un terribile equivoco. Si tratta semplicemente di un ruolo da dattilografa, al servizio della direttrice di una rivista femminile in crisi di vendite: la temibile Mrs Henrietta Bird. Per lei, Emmeline deve anche vagliare la corrispondenza delle lettrici che le scrivono in cerca di consigli e cestinare prontamente quelle contenenti «sgradevolezze». Esiste un lungo elenco di argomenti giudicati impubblicabili: le relazioni extraconiugali così come i rapporti matrimoniali, senza contare parole come «baci» e «abbracci». Insomma, una posta del cuore in cui non si può parlare dei veri problemi di cuore. Perché, secondo l'arcigna e insensibile Mrs Bird, le nuove generazioni si stanno troppo lasciando andare, ed è giunto il tempo di riportare un po' di rigore. Ma Emmeline non può restare indifferente ai messaggi disperati di tante sue coetanee, in cui rivede la vita delle sue amiche, e in fondo anche la sua. Sa sulla propria pelle quanto possa fare bene una semplice parola di conforto ed è disposta a tutto pur di aiutare quelle ragazze in difficoltà. Persino a rispondere al posto di Mrs Bird. Dopotutto, se la battaglia volge alla sconfitta, non vale forse la pena tentare il tutto per tutto? Nel coraggio ribelle di Emmeline rivive lo spirito delle ragazze che nel corso della Storia hanno cercato la propria strada a costo di sfidare le convenzioni. La sua storia, che ha già conquistato le classifiche e i cuori delle lettrici inglesi e diventerà presto una serie tv, è un'indimenticabile lettera d'amore al potere salvifico dell'amicizia, alla gentilezza degli sconosciuti e al valore delle persone comuni in momenti fuori dell'ordinario.

Lettere appassionate
di Frida Kahlo


Quando ho visto questo titolo mi è sembrato adatto al libro protagonista dello speciale. Anche Frida Kahlo attraverso le lettere si rivela in tutti i momenti diversi della sua vita e con una varietà di sentimenti ed emozioni che inebria, come solo la famosa pittrice sa fare. Chissà come mai attraverso la scrittura riusciamo davvero ad aprirci e ad essere totalmente noi stessi, sembra un rito liberatorio che ci rende più umani e vicini a coloro che ci leggono. Con questo titolo dipingiamo con l'immaginazione una donna forte e passionale e dipingiamo anche Frida nel dolore e nelle fragilità.



La lettera d'amore
di Lucinda Riley 


In questo libro è una lettera ad innescare l'evoluzione della trama. Ovviamente parliamo di una lettera d'amore, le lettere possono essere di tanti tipi ma quelle d'amore sono quelle più pericolose. Di solito trascinano con sé molteplici personaggi e possono nascondere torbidi segreti. In questo libro scopriamo il potere dell'amore, di poche parole scritte nero su bianco che lasciano una traccia indelebile.



La lettera perduta 
di Jillian Cantor


Se parliamo di lettere allora di conseguenza ci vengono in mente i francobolli. Se ne fanno collezione da sempre e a volte ce ne sono alcuni rari che possono valere una fortuna. In questo libro la fortuna si trascina dietro una storia antica che si interseca con una realtà moderna. Anche questo libro, come in "La posta del cuore di Mrs Bird", leggiamo della Seconda Guerra Mondiale, la stessa Guerra ma vissuta da un punto di vista diverso, quello di Vienna. 


La ragazza che cuciva lettere d'amore
di Liz Trenow


Per questo libro non parliamo necessariamente di lettere di carta che vengono spedite, ma di messaggi d'amore intrecciati nei ricami di una vecchia trapunta. Ci troviamo ancora una volta ad una storia tra passato e presente, quello di Maria, ricamatrice a palazzo reale e quello di Caroline che viene messa a dura prova dalla vita quando si ritrova senza lavoro e single. Un'altra storia al femminile dove i messaggi segreti avvicinano due donne lontane anni e anni di distanza.




La lettera d'amore
di Cathleen Schine


Ancora una volta una lettera d'amore qui stravolge tutto. Stravolge la vita di una tranquilla libraia con la passione per il suo lavoro e senza rimpianti sul passato. Come "La posta del cuore di Mrs Bird" anche questa lettura si rivela leggera e ben scritta. Mi sorprendono sempre le diverse sfumature dell'amore che incontriamo nei libri. Per questo libro è un amore che non ha età e sesso per il libro di AJ. Pearce è quello per l'amicizia, per l'umanità in un periodo difficile.





Il blogtour termina con questa tappa ma non fatevi scappare la recensione che abbiamo pubblicato per scoprire più a fondo a questo libro. Inoltre per un quadro ancora più completo andate a vedere le tappe precedenti dello speciale su Il Salotto del gatto LibraioIl colore dei libriBookspediaLeggendo romance.




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