mercoledì 6 novembre 2019

Recensione: Perchè parlavo da solo


Perchè parlavo da solo
di Paolo Bonolis


Editore: Il saggiatore
Prezzo Cartaceo: € 19,00
Pagine: 336



Da sempre Paolo Bonolis parla da solo. Lo fa per ritornare sui suoi pensieri, elaborarli, triturarli, rivoltarli come calzini. E per capirci di più: sul mondo, sulla felicità, sulla televisione, sullo stupore, sull'amore e la famiglia, sulla tecnologia che non rispetta i ritmi della biologia, sullo sport che è passione, su Roma ('sti cazzi), sull'uomo che è l'animale con la spocchia. Negli anni, da queste riflessioni ad alta voce sono nate delle pagine di appunti scritti che ora aprono i diciotto capitoli di Perché parlavo da solo, il primo libro di Paolo Bonolis, un tesoro intimo, meditato e prezioso da consegnare ai suoi figli e a tutti coloro che nel tempo l'hanno apprezzato o anche criticato. In un flusso appassionato e coinvolgente, ricco di ricordi di personaggi ed episodi, Bonolis sorprende i lettori con le sue domande ora poetiche ora al vetriolo, sempre profonde: leggerezza e accettazione sono antibiotici per l'esistenza? la Natura Umana è senza scopo, lo Spazio la limita e il Tempo la corrode: come se ne esce? Un amore è un dato oggettivo o un fiume di farfalle? Internet ci sta rincoglionendo? e tagliare i cojoni a un gatto è un atto lecito o arbitrario? il risultato è una lettura che incuriosisce, fa pensare e talvolta ridere grazie all'intelligenza affilata e alle battute ciniche di Bonolis.



Paolo Bonolis è un famoso conduttore della televisione italiana, inutile che mi soffermi ora a rilevare oltre le sue innumerevoli caratteristiche e virtù; pur tuttavia, questo libro, è una sorta di autobiografia del tutto personale, che egli tra l’altro, desidera lasciare in eredità ai figli. Si tratta di un racconto intimo che trascina il lettore nelle preoccupazioni più realistiche e interiori di un uomo, che prima di ogni altra cosa; è soprattutto un padre. Mi ha molto colpito che Bonolis sia particolarmente angosciato per i cambiamenti climatici che riguardano il nostro pianeta, e gli innumerevoli pericoli che le generazioni future incontreranno nell’attuale declino globale. Il noto conduttore, infatti, è fortemente preoccupato dall’attuale cambiamento climatico, il global warming, che molti continuano a nascondere o a negare, rendendosi assolutamente ridicoli. Egli è preoccupato dallo scioglimento del Polo, dal passaggio di faune e flore di determinate latitudini in ambienti in cui non si erano mai avventurate prima, dal conseguente innalzamento delle acque, dal moltiplicarsi di tornadi e uragani con una periodicità e una costanza mai avute in precedenza e soprattutto in luoghi dove non si erano mai verificati, dall’aumento delle frane e delle slavine a causa del disboscamento, dalla scomparsa di molte specie animali, dall’inquinamento delle acque, e dalle cosiddette isole di plastica. Una lista terrificante che potrebbe anche continuare, eppure i più la ignorano e nulla cambia a parer suo. La ragione è sempre la stessa che muove tutti gli altri ingranaggi nel mondo: chi produce guarda al breve termine e prende tutto ciò che può e che generi guadagni, a qualunque condizione. Anche voi, come la sottoscritta, resterete piacevolmente stupiti da alcune profonde riflessioni che Bonolis realizza all’interno del libro (ammetto che non mi aspettava tanta serietà da un conduttore spesso sull’orlo dell’ilarità); ad esempio, laddove egli rileva che: leggerezza e accettazione sono il suggerimento per sciogliere i nodi più reconditi dell’anima e farsi forza; i problemi da affrontare ci saranno sempre e saranno innumerevoli, nel corso di una vita. Egli crede quindi che si debba imparare ad accettare quel che accade, nel bene e nel male, con questa disposizione mentale. Soprattutto, ci si dovrebbe rendere conto di quanto tendiamo a ignorare gli accadimenti positivi, tutte le cose che ci vanno bene e che sfuggono alla nostra attenzione. Toccante il capitolo dedicato a Fabrizio Frizzi (collega e amico), e originale a mio giudizio, l’intervista finale (in forma di allegato) all’autista di Bonolis (amico e persona a lui molto vicina). Una lettera aperta di un padre ai figli, ma anche ai telespettatori. Meritevole il fatto che, acquistando questo libro, si contribuisce a sostenere il Ce.R.S., nello specifico il progetto Adotta un Angelo.


Durata totale della lettura: Due  giorni
Bevanda consigliata: Caffè decaffeinato
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Paolo Bonolis





      "Viaggia veloce il fiume del tempo, molto più di quanto scorreva in passato. 
E scava sempre più profondo il canyon che attraversa."





Si ringrazia la casa editrice Rizzoli per la copia omaggio.
                            

5 commenti:

  1. Ho amato Paolo quando da piccola faceva Bim Bum Bam... poi crescendo mi faceva solo venire il malditesta perchè quando parla...urla XD Comunque l'ho sempre ritenuto un personaggio molto intelligente e divertente. Non credo leggerò mai il libro, sinceramente non mi incuriosisce granchè. Bella recensione ;)

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    1. Ti capisco, ma te lo consiglio comunque. Trovo che in questo libro, lui abbia sfoderato il suo lato piu intimo, decisamente meno conosciuto, ma comunque apprezzabile 😊

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  2. Da giorni questo libro si trova nel mio comodino... dopo la tua recensione sono proprio curiosa di leggerlo.

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    1. Sono molto felice che la mia recensione ti sia servita, stasera leggine qualche pagina, prima di dormire, secondo me, non te ne pentirai. :)

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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