lunedì 25 novembre 2019

Recensione: Sotto un cielo sempre azzurro


Sotto un cielo sempre azzurro
di Andrea Vitali

Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: € 16,00
Pagine: 176


La fortuna di Mattia si chiama Zaccaria. È suo nonno. Un tipo alto, magro, con i baffi e un vocione che fa tremare i vetri alle finestre. Da quando è venuto a vivere in casa del nipote, dividendo con lui la camera da letto perché altro posto non c’è, le cose sono cambiate da così a così. Per Mattia la noiosa vita di figlio unico è come se avesse ingranato la quarta e… via nei boschi a imparare i versi degli uccelli e il modo che usano gli alberi per comunicare fra di loro, a cercare castagne o a raccogliere ciliegie arrampicati sui rami. E la sera, aspettando di addormentarsi, il suono della voce del nonno che racconta storie incredibili di luoghi e persone mai sentiti prima. Un paradiso! con un sacco di verde intorno e un cielo sempre azzurro. Una mattina, però, quando si sveglia, Zaccaria non sembra più lo stesso. È serio, nervoso, e non si capisce di cosa stia parlando. La diagnosi del medico non lascia dubbi: non si può più tenerlo lì. E per Mattia il mondo intero sembra crollare di colpo. Possibile che il nonno sia così grave e non si tratti invece di uno dei suoi scherzi? Oppure è entrato in una realtà tutta nuova che si apre solo davanti agli occhi di chi la sa vedere?



Nelle mie recensioni, mi piace sempre essere sincera, e credo lo sarò anche stavolta. Ho letto diversi titoli di Vitali, non sempre ne sono rimasta colpita; pur tuttavia, questo romanzo, l’ho amato particolarmente anzi, direi che mi ha piacevolmente stupito. E’ la storia di Mattia, un bambino genuino e sereno, che vede piombare nella sua realtà quotidiana, il nonno Zaccaria (che, ve lo assicuro, non potrete non amare, com’è accaduto alla sottoscritta). I due si ritroveranno a dormire nella stessa stanza, e non ci vorrà molto, perché entrambi comprendano che, alla fine, avrebbero avuto una sintonia perfetta. Nonno Zaccaria è un vulcano d’idee, e per ogni stagione, trova sempre il gioco più bel da fare col nipote. Mattia si rende presto conto che con questo particolare nonno, la sua vita è subito cambiata, e da anima pure quale egli sia (perché bimbo innocente), è letteralmente convinto che a un certo punto le cose cambino, e spesso prendono una piega davvero inaspettata. Nonno Zaccaria inizia a manifestare strani atteggiamenti, mostra diverse stranezze, la maggiore delle quali, quella in cui egli crede fermamente di essere Napoleone, reincarnato, si proprio del famoso imperatore, sta parlando. A questo punto, entrerete nel vivo della storia, e incontrate personaggi bizzarri, come il dottor Pallottini che nel paese dei protagonisti, cura indistintamente animali e/o persone; ed esprime ogni pensiero attraverso l’uso smisurato di proverbi. Una favola toccante e a tratti divertenti (spassosi i litigi del nonno con gli altri ospiti illustri della casa di cura), adatta a grandi e piccini, e che insegna, come i viaggi fatti con la mente non costano niente e quasi nessuno se ne pente. Ricordate sempre: “ Dare del matto a qualcuno è cosa seria e grave”. In allegato anche un racconto delizioso: “ Sui matti non piove mai” dello stesso autore.


Durata totale della lettura: Due  giorni
Bevanda consigliata: Caffè del nonno
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Andrea Vitali




      "Non tutto ciò che esiste si può toccare o vedere, 
ma ciò non esclude che ci sia."



                    

 Si ringrazia molto la casa editrice Garzanti per la copia omaggio.
                            

1 commento:

  1. Ma sta scherzando? Gli altri romanzi di Vitali, che ho letto uno dopo l'altro, dopo il primo, erano di altissimo livello. Scrittura raffinata, originalità di storie e ambientazioni, ironia e humour di livello e ben dosati. Questo ulttimo sembra scritto da un altro. Banalità dopo banalità, tentativi insulsi di far ridere (le sorelle Cis Alpina e Cis Padana? il nonno che impazzisce e si crede, mai sentito prima, Napoleone? "Lasciate ogni speranza o voi che entrate", cartello appeso all'ingresso del commissariato?), in un confine confuso e noiosissimo tra storia realista e favola per bambini, altro che per adulti. Un vero tonfo, inaspettato in un autore che ho stimato. Spero si riprenda e ci regali qualcosa all'altezza degli altri, questo qua neanche l'ho finito.

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