giovedì 14 ottobre 2021

Recensione: Troppo vicini

             

Troppo vicini
di Mattias Edvardsson

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: € 19,00
Prezzo ebook: € 10,99
Pagine: 384
Titolo originale: Goda grannar

La casetta nella placida, profonda Svezia del sud, dove Micke e Bianca e i loro due figli si trasferiscono lasciandosi alle spalle l’animata Stoccolma, sembra un posto perfetto per ricominciare. Un’apparenza che s’incrina, però, quando la coppia inizia a frequentare i nuovi vicini: Jacqueline, ex fotomodella con conclamate difficoltà a far correre la vita su un binario stabile; Fabian, suo figlio, un quindicenne dal comportamento spiazzante; Ola, impiegato di banca con una condanna per aggressione e un’ossessione strisciante per la messa in sicurezza del quartiere; Åke e Gun-Britt, pensionati e sentinelle di vicinato, alacremente impegnati a tenere d’occhio i movimenti altrui. Quando Bianca viene investita davanti a casa, la prima conclusione è che si sia trattato di un incidente. Ma mentre lei combatte tra la vita e la morte in un letto di ospedale, ombre prima invisibili cominciano ad affiorare sulla patina scintillante di quel lindo quartiere, tradendone il lato più segreto, oscuro e violento. Edvardsson ha costruito un thriller psicologico come si intesse una ragnatela, usando fili sottilissimi e tenaci per distorcere le percezioni e capovolgere ogni certezza. Una tela dell’inganno che avvolge la mente del lettore in un’unica, assillante domanda: chi di noi può dire di conoscere davvero i propri vicini?


Una famiglia felice. Mamma, papà e due splendidi bimbi. Un nuovo inizio in un quartiere residenziale in Svezia. Un quartiere sicuro, dove non passano molte auto e dove i bambini possono giocare tranquillamente nella corte comune. I vicini, persone che si danno da fare per aiutarsi a vicenda. Un paradiso. Micke e Bianca e i loro due figli sono appena arrivati e fanno subito conoscenza con Åke e Gun-Britt, due pensionati che fanno di tutto per tenere insieme la comunità di via dei Combinaguai (tutti i nomi delle vie sono presi dai libri di Astrid Lindgren, la "mamma" di Pippi Calzelunghe). Al numero 14 abitano Jaqueline e il figlio Fabian. Lei una ex modella, lui un ragazzino di 15 anni un po' inquietante. Preso di mira dagli altri ragazzini, bullizzato, tende a isolarsi e a preferire la compagnia degli adulti. Ola, un ragazzo che lavora in banca e con un passato un po' burrascoso. Micke e Bianca hanno un proprio motto: fare amicizia con i vicini ma cercare di tenere le distanze. Del resto Micke non ci è proprio abituato, lui ha sempre vissuto in città a Malmo e non riesce a immaginare che tipo di rapporto si possa instaurare con i propri vicini. Questa costante presenza, persone che si sentono in diritto di entrare in casa tua, nel tuo giardino, senza preavviso, tanto nessuno chiude a chiave, non ce n'è bisogno. 
Fino al giorno in cui Micke, tornando in bicicletta dalla scuola dove insegna educazione motoria, sente in lontananza le sirene di un'ambulanza. E scopre, entrando nel vialetto di casa sua, Bianca riversa a terra in una pozza di sangue: è stata investita da Jaqueline che entrava a velocità esagerata nella via e non ha potuto fare niente per evitarla mentre con la sua bici rossa usciva dal cancello della sua casa.
Inizia così un avanti e indietro nel tempo, scandito dai capitoli "Prima dell'incidente" e "Dopo l'incidente" dove i vari protagonisti raccontano il proprio punto di vista della storia. Jaqueline, Micke, Fabian. E iniziano a emergere segreti del passato di ognuno che erano stati tenuti nascosti. Jaqueline che non riesce a tenersi stretta un uomo e, anzi, sembra sempre trovare uomini violenti, litigiosi, ubriaconi. Lei stessa ha un problema di alcolismo. Micke, che aveva lasciato la grande città per allontanarsi dalla scuola dove insegnava e dove è successo qualcosa di grave che lo ha costretto a dimettersi. Fabian, un ragazzino difficile, con problemi di salute mentale e comportamentali. 
E sorgono dubbi sul fatto che Jaqueline abbia potuto investire intenzionalmente Bianca. Ma perché? 
La storia si snoda in modo fluido e poterla leggere da diversi punti di vista sia di chi narra di volta in volta, sia a livello temporale, tiene il lettore incollato alle pagine.
Con un finale che lascia letteralmente senza parole.

Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè forte
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni


      "I vicini entrano nelle nostre vite e hanno la capacità di sconvolgerle."




Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

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