giovedì 14 marzo 2024

Recensione: Dolce acqua

 


Dolce Acqua
di Laura Martinetti & Manuela Perugini

Editore: Garzanti

Prezzo cartaceo: € 18,60
Pagine: 416

Valle del Sesia. Due sguardi si incrociano alle porte di un albergo immerso in un bosco lussureggiante. Appartengono a due donne, Giulia e Anna, le cui parole si perdono nel mormorio del fiume che scorre veloce davanti a loro. Sono due estranee, eppure confidarsi l’una con l’altra è naturale, come se si conoscessero da sempre. Qualcosa infatti le accomuna, anche se hanno avuto esistenze completamente diverse. Giulia, capace di sentire sulla propria pelle le ferite altrui, vuole scoprire la storia di zia Laura, che le ha insegnato a essere coraggiosa e a sfidare le regole per crearsi le proprie. Anna, schiacciata da un’educazione rigida e da un peso troppo grande, è in cerca di risposte sulla madre Stefania, una donna affascinante ed enigmatica che si è spenta improvvisamente quando lei era solo una ragazzina, lasciandola in balia di dubbi e incertezze. Entrambe sperano che attraversare il ponte che conduce a quel luogo possa aiutarle a fare un passo avanti verso il futuro. Perché, in passato, altri due sguardi si sono posati sulle stesse acque scintillanti. Quelli di Laura e Stefania, che hanno affidato alla corrente i loro segreti, gli stessi che, ora, stanno per essere rivelati, per permettere a Giulia e Anna di scorrere libere. 

Laura Martinetti e Manuela Perugini sono due scrittrici capaci di scavare nelle pieghe più nascoste della psiche umana, con una penna delicata. Dopo "Nient’altro al mondo", tornano in libreria con un romanzo che si interroga sull’eredità delle generazioni precedenti, chiedendosi se le nostre scelte possano essere completamente indipendenti dal cammino di chi ci ha aperto la strada.




Un incontro casuale, o forse solo inaspettato, interseca le vite di due giovani donne appesantite dagli strascichi del passato, stanche di vivere la propria vita con lo sguardo rivolto oltre le proprie spalle alla ricerca di capire meglio loro stesse ed il loro futuro. Sia Giulia che Anna sono delle anime sensibili, con storie quietamente burrascose e dolori ereditati da figure materne importanti, spaziose eppure in qualche modo mancanti, al contempo. Altre due donne, un altro tempo, un altro legame stretto dalla comune sofferenza. Tanti interrogativi a cui Giulia ed Anna tentano di trovare risposta, scavando a quattro mani nude nel terriccio delle proprie storie familiari. 

Una tenuta estiva nella lussureggiante valle alpina che segue il fiume Sesia, in Piemonte, fa da sfondo iniziale a questa sapiente, toccante analisi nella psiche femminile e nel bagaglio emotivo e personale che ci lasciano le donne venute prima di noi, operata dal duo consolidato Martinetti - Perugini.

Mi è piaciuto molto lo stile letterario ma mai pomposo delle sue scrittrici, la sensazione è quella che ognuna di loro si sia concentrata su una delle protagoniste, su uno dei bivi di questa narrazione altalenante nel tempo eppure mai caotica. Ho apprezzato molto l'appendice fotografica alla fine del libro, che riaggancia parti del racconto alla realtà storica di vite vissute, seppur in parte romanzate, facendo da corollario ad un romanzo che amalgama bene fantasia e storia, riuscendo a non banalizzarne nessuna.

E' una storia sussurrata, ma incisiva. Descritta con toni poetici, morbidi e accattivanti che riscatta la letteratura italiana "al femminile", che niente ha da invidiare alla sua sorella anglosassone. 


Durata totale della lettura: 5 giorni
Età consigliata: 15 anni 
Bevanda consigliata: Tisana all'anice
Formato consigliato: Ebook 
Consigliato a chi ha apprezzato:  Il linguaggio segreto dei fiori; Nient'altro al mondo



« Cercare fantasmi è insidioso come entrare in un labirinto ».


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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