martedì 14 agosto 2018

Recensione: Sharp Objects


Sharp Objects
di Gillian Flynn

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: € 19,00
Pagine: 350
Titolo originale: Sharp Objects




Otto anni dopo essere andata via da Wind Gap, la cittadina soffocante in cui è nata e cresciuta, Camille Preaker lascia Chicago per tornare in quel minuscolo avamposto cattolico del Missouri battista, luogo sperso nel nulla, dove la gente si illude di sapere come stare al mondo. È il giornale per cui lavora a spedirla laggiù, in seguito alla scomparsa della piccola Natalie Keene. Caso che somiglia a quello di un’altra bambina svanita nel nulla poco tempo prima, ricomparsa il giorno dopo nel letto di un torrente, strangolata. Aveva solo nove anni. Anche il cadavere di Natalie viene rinvenuto ben presto e la comunità di Wind Gap deve arrendersi all’evidenza: la mano che si è abbattuta con brutale meticolosità sulle due bambine è la stessa. A rivelarlo è un unico, macabro dettaglio. Con caparbietà, Camille porta avanti la propria indagine sfidando le rigide norme sociali di una cittadina bigotta e pettegola, ma soprattutto è costretta ad affrontare la madre, una donna fredda e manipolatrice, ammirata dai vicini e temuta dentro casa, da cui era fuggita ancora ragazza. L’inchiesta si gonfia come un fiume in piena e Camille non è più in grado di tenere a freno i ricordi e il male che contengono. Sofisticato thriller psicologico dal ritmo pulsante, il romanzo di Gillian Flynn indaga i risvolti oscuri delle relazioni tra sorelle, madri e figlie e mette in scena una figura femminile che attraversa l’inferno con occhi nuovi, sorprendente protagonista – così il Guardian – di “un viaggio indimenticabile, gelido e illuminante”.




Camille Preaker, giornalista del Chicago Daily Post, viene inviata al suo villaggio natale, Wind Gap, per scrivere un articolo sulla scomparsa di una bambina. Pur riluttante parte e da questo momento iniziamo a capire che il suo rapporto con la piccola cittadina ma, soprattutto con la propria famiglia, la fa stare molto male. La Flynn, con la sua nota abilità, riesce a farci conoscere la protagonista un poco alla volta, svelandone lentamente le caratteristiche. Attraverso i ricordi di un'infanzia infelice, con una madre molto strana, il cui atteggiamento nei confronti delle figlie, oltre a Camille c'è una sorella all'inizio praticamente invisibile agli occhi della giornalista, è incomprensibile. Il patrigno rappresenta una figura quasi inesistente, sempre molto curato, perso in un suo mondo tranquillo e distaccato. La famiglia è molto benestante, anzi, ricchissima e, nonostante questo, profondamente infelice. Ma torniamo al dramma della scomparsa di cui si deve occupare Camille. La bambina aveva solo nove anni e viene ritrovata strangolata, così come un'altra bambina scomparsa e ritrovata assassinata allo stesso modo tempo prima. Indubbiamente c'è un legame tra le due morti ma la polizia brancola nel buio, apparentemente. Mano a mano che si prosegue nella lettura, si scoprono segreti, legami e intrecci tra le persone che abitano nella comunità e ogni dettaglio svela un risvolto inquietante, fino alla fine del libro. Gillian Flynn ha un'abilità innata nel descrivere la psicologia di ogni personaggio, anche il più marginale. Riesce a scavare nei meandri della personalità di ognuno e a far combaciare ogni singolo pezzo del puzzle senza mai perdere coerenza. E, al tempo stesso, senza svelare nulla, lasciando al lettore la curiosità di scoprire un poco alla volta il mistero celato tra le righe del libro. Non solo un giallo, un thriller, un poliziesco, come si voglia definirlo. Un thriller psicologico, forse è la definizione che più mi sembra affine, come per il precedente libro della Flynn che avevo letto, L'amore bugiardo, nulla è come appare all'inizio. Si percepisce che ci sono dei segreti, dei risvolti nel carattere di ogni personaggio che ancora non sono visibili o percepibili ma che si possono scoprire solo proseguendo nella lettura. Non riuscivo letteralmente a staccarmi dal libro dedicando alla lettura ogni momento libero pur di proseguire e scoprire cosa sarebbe successo nelle pagine a seguire. Una lettura avvincente, inquietante, che mette a nudo le caratteristiche più profonde dell'animo e della mente umana. Lo consiglio vivamente e credo che leggerò anche gli altri suoi libri, Sulla pelle e Nei luoghi oscuri. Inoltre non vedo l'ora di guardare anche la miniserie tv tratta dal romanzo e prodotta dalla HBO in programmazione da metà settembre in Italia.
 



Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata: Spremuta di agrumi con ghiaccio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito dell'autore: Gillian Flynn








      "Sono gli altri a farci del male o siamo noi stessi gli artefici delle nostre sofferenze?"
 


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