venerdì 13 dicembre 2019

Recensione: Daldossi ovvero La vita dell'istante


Daldossi 

ovvero 

La vita dell'istante

di Sabine Gruber

Editore: Marsilio editori
Prezzo Cartaceo: € 18
Pagine: 304

Titolo originale: Daldossi oder Das Leben des Augenblicks



Bruno Daldossi ha dimenticato da un pezzo che cosa sia la normalità. Stimato fotografo di guerra, dopo molti anni passati a ritrarre la devastazione delle terre lacerate dai peggiori conflitti, sente che è arrivato il momento di rimettere un po’ d’ordine nella sua vita.
Tornato a Vienna con il desiderio di fermarsi, si trova però impreparato davanti alla scelta di Marlis, la sua amata compagna, che ha deciso di lasciarlo per un altro uomo. La solitudine improvvisa e l’amarezza che nascono dall’abbandono lo portano a riflettere su se stesso e a guardare la sofferenza, che così spesso si è limitato a immortalare, con occhi diversi, chiedendosi come sia possibile conviverci.
La macchina fotografica non è un filtro: dentro di sé, impresso a fuoco, Daldossi custodisce tutto quello che ha visto e documentato, e ora, incapace di riprendersi quella «vita superflua» che si è sempre negato, sente che il suo tentativo di far rivivere la realtà nelle fotografie è naufragato.
Chi può dire quando è doveroso intervenire sul campo e quando invece è giusto scattare? Una fotografia può comunicare davvero il dolore? Può essere uno strumento per recuperare ciò che si è perduto? Quelle immagini con cui Daldossi credeva di fermare il tempo, indelebili nella sua mente, gli altri si limitano a scorrerle sulle pagine delle riviste a colori, senza comprendere.
Nella sua inquieta ricerca di un posto nel mondo, per scendere finalmente a patti col suo mestiere, il fotografo dovrà arrivare fino a Lampedusa: solo lì, nell’estremo Sud dell’Europa, al seguito di una vecchia amica giornalista, sarà pronto ad affrontare la realtà con una consapevolezza del tutto nuova.




Quella di Daldossi è una storia vera. La storia di un fotografo di guerra che si è ritrovato davanti alle peggiori scene di terrore e mancanza di umanità che uno possa immaginare.
In Bosnia, Cecenia, Iran, Afghanistan, Bruno ha visto tutto. Bambini maciullati, donne depravate e futuri distrutti.
Daldossi pensava di uscirne sempre incolume, sia fisicamente che mentalmente. Quando però la sua compagna Marlis lo lascia, lui entra in crisi totale, non se ne spiega la ragione e non riesce a superare l'abbandono.
La donna non ne può più del dolore e dei racconti dell'uomo, ma soprattutto non riconosce ormai più questo compagno che non riesce a scrollarsi di dosso le immagini che ha visto e a volte fotografato. Lui non se ne rende conto ma è sempre più distante dalla realtà e tutto il resto sembra ormai senza valore e stupido. Le preoccupazioni di lei, il suo lavoro, ormai non sono nulla in confronto alle atrocità che ha visto, I suoi interessi e la sua passion per gli orsi, sono assolutamente inutile per lui tanto da dimenticarsene spesso.
Daldossi decide di seguire la collega Johanna ex moglie di un famoso fotografo di guerra, a Lampedusa dove lei deve fotografare un campo di rifugiati. Anche lei si trova nella stessa situazione di Daldossi. Una vita lacerata dalla professione e dal dolore visto da lei e dall'ex marito. La loro relazione è un continuo ricordarsi del dolore passato come d'altronde è buona parte della loro vita.
Un libro duro, che non fa sconti a nessuno, che ci fa riflettere sull'influenza che anche solo una fotografia possa avere. Soprattutto oggi in cui si fotografa davvero tutto, non pensiamo mai a chi si trova dietro alla macchina fotografica a scattare l'immagine che ritrae quella situazione devastante e quali conseguenze questo possa portare alla sua vita. Forse un po' lento all'inizio, ci va un momento per essere davvero presi dalla scrittura che saltella da un argomento a un altro.
 

 
Durata totale della lettura: 7 giorni
Bevanda consigliata: Te al finocchio
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 15 anni 





      "Hai lasciato parte di te nei luoghi dell’orrore,
e quella parte è diventata sempre più grande.
Io ho bisogno di qualcuno che viva con me qui e ora,
che mi ami in questo momento"




Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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