martedì 3 dicembre 2019

Recensione: Tradire Hitler





Copertina di: Tradire Hitler

Tradire Hitler

di Norman Ohler

Editore: Rizzoli
Prezzo cartaceo : € 22,00
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 448
Genere: Romanzo storico

Mercoledì 26 aprile 1933: nella redazione del “Gegner” – una rivista berlinese nota per dare spazio a pensatori di ogni orientamento, in barba alla censura del regime nazionalsocialista – fanno irruzione gli uomini delle SS. Prelevano Harro Schulze-Boysen e Henry Erlanger. Solo che Henry in realtà si chiama Karl Heinrich, ed è figlio di un banchiere ebreo. I due amici vengono condotti in una struttura isolata e torturati per giorni. Harro ne esce grazie alle pressioni dei genitori, Henry non è altrettanto fortunato. Oltre nove anni dopo, il 22 dicembre 1942, nel carcere di Plötzensee vengono giustiziati i membri di quella che la Gestapo ritiene una cellula di agenti filosovietici con agganci nei ministeri e nel partito: l’Orchestra rossa. L’ordine è arrivato da Hitler in persona, furioso per quell’attività di resistenza cresciuta nel cuore della capitale tedesca. Tra i condannati anche Harro e la moglie, Libertas Schulze-Boysen; lui lavora per il ministero dell’Aeronautica, lei per quello della Propaganda.Ma cos’è accaduto in quel decennio scarso? È esistita davvero un’«orchestra» di spie rosse come quella descritta prima dai nazisti e poi, in piena Guerra fredda, da politici e giornalisti che ne hanno alimentato il mito sui due versanti della Cortina di ferro? Norman Ohler prova a rispondere a queste domande ricostruendo la vicenda esemplare di Harro e Libertas, che il regime nazista ha tentato di cancellare dalla memoria collettiva e che si è presto ammantata di un alone di mistero. Una storia vera, documentata, ma più avvincente di qualsiasi thriller; una storia toccante, al contempo dolce e crudele. Quella di due intellettuali che, nella Berlino della guerra, si impegnarono a restare umani, resistendo ai soprusi dei nazisti insieme a un gruppo di eroi e sfruttando le proprie posizioni nell’estab-lishment tedesco per rallentare la corsa della Germania verso l’abisso.



Harro è un ragazzo che ha sempre sognato in grande, fondatore di un giornale indipendente Der Gegner con lo scopo di dare voce a tutte quelle persone che vogliono ribellarsi al nazionalsocialismo ed ai loro ideali. Le SS però irrompono nella sede del giornale e prelevano lui ed il suo amico Henry per portarli in un capanno dove verranno picchiati, sfregiati e frustati sino alla morte di uno dei due. Harro muore lì dentro, muore il suo spirito, la sua anima ed il suo sentirsi intoccabile, quando sua madre dopo tante peripezie riuscirà a farlo rilasciare quello che si ritroverà di fronte sarà un uomo totalmente diverso con la morte del suo amico che gli graverà sulle spalle e sul cuore. In questo romanzo storico Norman Ohler vuole dare spazio e risalto ad Harro ed a sua moglie Libertas che lottarono per la libertà di parola, per la libertà di espressione per liberare il proprio popolo dall'assoggettamento del nazismo. Con uno stile narrativo efficace l'autore riesce a coinvolgere il lettore in una pagina di storia moderna che non sempre viene citata: con uno studio approfondito delle fonti l'autore riporta al lettore un'attenta analisi. Un ottimo romanzo.

Durata totale della lettura: quattro giorni
Bevanda consigliata: cioccolata calda
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni




"La voce di Harro e di sua moglie Libertas non vanno dimenticate."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio   

                                        

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