martedì 11 maggio 2021

Recensione: Le cose giuste

 


Le cose giuste
di Silvia Ferreri

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: €17,00
Pagine: 224


Dall’autrice finalista al Premio Strega, cinque storie di donne che la vita ha scelto di sfidare. E che hanno scelto di raccontarsi, e di ricominciare. Di che pasta siamo fatti lo scopriamo soltanto quando la vita ci mette alla prova. Quando qualcosa si rompe e ci costringe a raccogliere i pezzi, a rialzarci e ricominciare. Le protagoniste di questo libro sono state sfidate dal destino: le esistenze che si erano costruite, fatte di amore, di sogni, di famiglia, sono crollate in un soffio, lasciandole scoperte dove fa più male. Tutte, a un certo punto, sono state costrette a chiedersi quale fosse la cosa giusta da fare. Come Marisa, che per ribellarsi alla ‘ndrangheta ha messo sul piatto la sua vita e quella dei suoi bambini. O come Marica, con le speranze appese a un filo mentre aspetta di diventare madre. Cristina, tradita dalla Chiesa amatissima, si domanda quanta fede occorra per salvarsi davvero. Poi c’è Annarita, che con tutto l’amore tenta di prendersi cura di una figlia in lotta con il proprio corpo. E infine Valeria, che con forza straordinaria si riappropria di ogni desiderio che la sorte vorrebbe negarle. Cinque donne, cinque storie vere, che Silvia Ferreri ha scelto di raccontare maneggiandole con la stessa attenzione che si riserva alle materie incandescenti, per mettere in luce quel nocciolo duro, quel punto nascosto, ma insospettabilmente potente, che di fronte alle difficoltà ci rivela con certezza chi siamo.




Ho scelto di leggere e raccontare questo libro perchè mi ha colpito fin dal titolo. "Le cose giuste", queste parole forti, che tutti sentiamo più volte nel corso della nostra vita. Ma quali sono le cose giuste? A discapito di chi? Chi giudica se la scelta che abbiamo fatto è corretta, o se scegliendo diversamente le cose sarebbero potute andare meglio? 
Cinque storie, reali e crude. Cinque storie, tutte diverse, ma con un unica questione in comune, che tormenta ognuna delle protagoniste, cinque fortissime donne, messe a dura prova dalla vita:  la scelta che hanno preso era ed è stata quella giusta?
La prima storia è quella di Marisa, una giovane donna, madre di due bimbi che, insieme a suo marito Pino, si ritrova nel programma protezione testimoni, "protetta" dallo Stato, per aver scelto di combattere la 'ndrangheta. Un gesto nobile, importante e forte che però le costerà tanto sacrificio, una vita da vagabonda, senza una dimora fissa, senza una famiglia con cui confrontarsi, con cui condividere i momenti di gioia e di dolore, lontani dalla propria casa. Ma costerà lo stesso sacrificio anche ai suoi figli senza che l'abbiano scelto, e Marisa si tormenta. Come puoi prendere una scelta così importante senza che ricada, in un modo o in un altro ,su tutte le persone che hai intorno?  Poi c'è Marica, una ragazza coraggiosa, che passa le giornate ad attendere una risposta per una cosiddetta open adoption, perchè vuole, desidera con tutto il cuore diventare madre. Ma il dubbio ti attanaglia sempre, arriva quando meno te lo aspetti, quando ormai sei arrivato alla fine, quando hai preso la decisione e stai per compiere il passo, quel pensiero "e se non fosse la cosa giusta?", arriva inaspettato e tagliente. Come arriverà per Cristina e per Annarita, quando dovranno decidere quanto vale la vita dei propri figli. Quanto sono disposte a perdere, a soffrire, a contrattare quando la posta è così alta? E quale sia la cosa giusta se lo chiede anche Valeria, quando deve decidere se affidarsi ad occhi chiusi ad un parere medico per la cura della sua bambina, o lottare per provare, anche solo provare, a darle una prospettiva per un futuro migliore. 
Ognuna di queste storie mi ha colpita particolarmente, e ammiro il coraggio e la forza che hanno avuto queste donne, per superare questi momenti tremendi, di paura, di sconforto e di solitudine. 
Ma volte la vita ci mette davanti a delle scelte, per la maggior parte dolorose e difficili da prendere, ma è proprio in quei momenti che ci rendiamo conto della forza che abbiamo dentro. 
E leggendo queste storie ho avuto la conferma che quello che abbiamo dentro è grande, che ognuno di noi ha una forza straordinaria che tira fuori quando deve affrontare e combattere quei brutti tiri che la  vita spesso ci prospetta. 
Un bellissimo libro da leggere, per le dure realtà che racconta e per la grande morale che tormenta da sempre l'essere umano: fare la cosa giusta, che sia per noi o per chiunque altro. 

Consigliatissimo!

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Caffè fumante
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni


      " Non abbiamo più pensato alle scelte sbagliate, ai posti sbagliati, alle persone sbagliate. Sapevamo di aver fatto quello che andava fatto.

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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