martedì 29 giugno 2021

Recensione: Bunny Boy

 



Bunny Boy

di Lorenza Ghinelli

Editore: Marsilio Farfalle
Prezzo Cartaceo: € 17,00
Pagine: 176

Dicembre 2018. La testa di un uomo a cui sono stati asportati gli occhi viene ritrovata in un sacco di plastica ai piedi di un cassonetto. Il resto del corpo, privato anche del cuore e delle mani, viene scoperto il giorno dopo dentro un pozzetto dell’acqua piovana, in stato di decomposizione. Nel frattempo Nina, undici anni, viene obbligata dai genitori a tornare in psicoterapia, per superare un trauma che sei mesi prima le è quasi costato la vita e a cui tutti imputano la sua attuale insonnia. In realtà, da quando è diventata sorda, Nina è afflitta da terrificanti visioni sonore, che altro non sono che presagi di morte; le sue notti sono tormentate da incubi ambientati proprio all’interno di un pozzetto dell’acqua piovana. Mentre il killer – un ragazzino spezzato che crescendo si è trasformato in un oscuro e spietato vendicatore chiamato Bunny Boy – continua a uccidere, la bambina a poco a poco si rende conto di essere in qualche modo connessa a lui, e soprattutto di essere la sola a poterlo fermare.



Questo romanzo è come un incubo ad occhi aperti. Ti trascina in uno stato di ansia pura, ed è come ad assaporare le sensazioni che la stessa ragazzina protagonista vive. Nina, vive in questo incubo ad occhi aperti, e non riesce più a dormire da tempo. I suoi non sono incubi, bensì suggestioni, paure, immagini che prendono forma. Nel frattempo, in città è stato ritrovato il corpo di un uomo, tremendamente martoriato. Un killer si aggira indisturbato, disseminando panico ed ansia tra la gente. Le visioni di Nina diverranno sempre più reali, la creatura di pelo, una mano scarnificata, un pozzetto da cui sembrano prendere forma e vita proprio i peggiori incubi. Il potere di una ragazzina, la sua capacità di vedere cose, che altri nemmeno percepiscono. Un romanzo intenso, quasi paragonabile ad un’opera di King. Una lettura che mi sento di consigliare a chi ama il genere horror. Gli incubi sono fatti della stessa sostanza dell’aria. Nina ha imparato a respirarli., lasciandoli entrare ed espirandoli. Troverà qualcuno disposto a crederle? Potrà il suo “dono” dare una mano alla polizia, nel corso delle indagini? Una favola nera, che insegna come un’infanzia spezzata, possa generare enormi danni.


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Caffè espresso con doppio zucchero
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Lorenza Ghinelli


      "Le colpe dei padri, ricadono sui figli."


 
                         Si ringrazia molto la casa editrice Marsilio per la copia in omaggio.                             

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