giovedì 12 luglio 2018

Recensione: La paura in Occidente

La paura in Occidente
di Jean Delumeau

Editore: Il Saggiatore
Prezzo Cartaceo: €29
Pagine: 615
Titolo originale: Sin and Fear: The Emergence of the Western Guilt Culture, 13th-18th Centuries



Paura degli spiriti dei morti. Paura delle tenebre. Paura delle tempeste. Paura delle bestie feroci. Paura del mistero femminile. Paura di sciagure, carestie, cataclismi, epidemie. Paura dell’ira di Dio, dell’apocalisse. E allora dagli all’untore. E allora avanti con la caccia alle streghe. L’uomo ha sempre avuto bisogno di individuare qualcuno da temere (e punire) per dominare l’angoscia ancestrale. La paura ha governato la storia umana nei secoli dei secoli.
Jean Delumeau scrive la storia della paura in Europa tra xiv e xviii secolo: indaga le attrezzature mentali della società preindustriale e scova una nebulosa anonima, onnipresente e persistente che, in forme più o meno consapevoli, ha costituito il basso continuo, il nerbo dei modelli di comportamento – in breve, la radice di tutte le pratiche culturali dell’Occidente.
Perché la paura è un dispositivo essenziale per sottrarsi ai pericoli e sfuggire provvisoriamente alla morte; ma protratta all’infinito e nell’indefinito diventa una minaccia per l’equilibrio psichico individuale e collettivo. Come controllarla? Frammentandola; fabbricando paure particolari; oggettivando l’angoscia. Passando da un sentimento viscerale ingovernabile a un nemico dotato di volto e nome. I detentori del potere della civiltà europea stesero così l’inventario dei mali che Satana era capace di provocare e la lista dei suoi agenti: musulmani, ebrei, eretici, donne, e soprattutto streghe, maghi, uomini neri. Fu tranquillizzante pensare la peste come un flagello mandato da Dio per punire l’umanità peccatrice. Fu la soluzione al trauma collettivo.
La paura in Occidente è il saggio magistrale e perturbante con cui Jean Delumeau sonda questa corrente sotterranea della storia umana. Una ricerca che ricorre alla più ampia messe di fonti e si avvale degli strumenti che le più diverse discipline – dalla storiografia alla psicologia alla sociologia – hanno offerto a chi intenda verificare la genesi delle nostre mentalità, cultura, idee. Una lezione necessaria per comprendere l’immaginario contemporaneo.




Uno studio approfondito sulla paura e le sue varie sfaccettature, che sia essa causata dal terrore della morte nella guerra di Sparta o del proprio destino nel giocare in Borsa, di come essa nasca da una sorpresa quando è singolare o diventi maggiormente elaborata quando collettiva e la connessione psicologica tra le persone  in preda alla paura.
Lo studio si sviluppa non solo sul pensiero dell'autore ma anche su quello di eminenti storici che hanno parlato della paura e delle sue evoluzioni. Un approfondimento sulla differenza tra paura e l'angoscia e le conseguenti sensazioni nell'uomo: il timore, lo spavento, il terrore appartengono più alla sfera della paura; l'inquietudine, l'ansietà, la depressione a quella dell'angoscia.
Una delle chiavi di lettura del testo è sicuramente quella cattolica per la quale la paura della morte è seconda alla paura dell'inferno e delle sue pene.
Tra le paure di massa più elaborate e storiche c'è sicuramente quella del mare, tempeste, burrasche ma anche quando calmo e potrebbe essere la prigione dei marinai, luogo della paura, della morte, della pazzia, abisso dove dimorano le figure malefiche. Questa crea un'ulteriore paura di ciò che è lontano e diverso, anche se le persone che venivano accusate di essere streghe e stregoni, conoscevano bene i loro aguzzini.

Si parla di fatture, malefici, impotenza, una paura sempre presente dato che la natura non obbedisce a leggi. La paura porta anche al servizio del male, dopo la mietitura i contadini gettano del grano nei fossi per non scontentare Satana.
Si passa poi alla storia dei fantasmi, dei demoni o di coloro che lo diventano perché non ancora battezzati. Come sempre il legame tra religione è fondamentale, il cristianesimo ha infatti assorbito la credenza degli spiriti integrandola in una prospettiva di salvezza eterna.
La paura della notte, della peste e le reazioni della collettività vengono analizzate a fondo così come anche le dicerie e le menzogne create da essa. 
Il capitolo su Satana è estremamente affascinante e non solo ci racconta della sua "nascita" ma anche delle origini della sua immagine come la conosciamo e dei suoi inviati, la donna, i musulmani e gli ebrei.

Un testo molto approfondito e interessante, l'argomento è trattato a fondo e con evidente proessionalitá. Un testo consigliato per capire le origini della sensazione che è innata in noi e che a quanto pare non possiamo eliminare.  Molto interessanti anche i paralleli con la vita di oggi.

Durata totale della lettura: Nove giorni
Bevanda consigliata: Acqua tonica
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni








      "Si riteneva che le streghe potessero rendere gli sposi impotenti o sterili -le due malattie venivano spesso confuse - legando un laccio durante la cerimonia di matrimonio, pronunciando nello stesso tempo formule magiche e talvolta gettandosi alle spalle una moneta."


   

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