sabato 28 luglio 2018

Recensione: La figlia scomparsa


La figlia scomparsa
di Jenny Quintana


Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: € 17,60
Pagine: 288
Titolo originale: The missing girl



Sono passati trent’anni. Anna Flores si è costruita una vita lontano da casa. Lontano da quel polveroso paesino della campagna inglese dove ha giurato che non avrebbe mai più messo piede. Ma l’improvvisa morte della madre la costringe a tornare. A rivedere quei luoghi che la riportano al 1982, quando, in una fredda giornata d’autunno, sua sorella Gabriella è scomparsa senza lasciare traccia. Proprio lei che le ha sempre raccontato tutto e non se ne sarebbe mai andata senza prima salutarla. Da allora, la polizia ha seguito centinaia di piste senza scoprire la verità. E anche Anna ha cercato ovunque, si è posta innumerevoli domande, ha formulato le ipotesi più disparate. Tutto finito nel nulla. Nel silenzio complice dietro cui si trincerano gli abitanti del paese. Ma ora Anna ne ha abbastanza. Mentre riordina gli scatoloni della madre, trova un ritratto di Gabriella che sembra essere appartenuto all’allora vicino di casa, un uomo burbero e solitario. È il primo indizio dopo una vita passata a brancolare nel buio. Il primo a convincere Anna che deve riprendere la ricerca, forse cominciando proprio dalla proprietà di quel vicino che ha sempre avuto l’aria di una persona che nasconde qualcosa. Ha bisogno di trovare la risposta alle domande che ha ricacciato in fondo al cuore e che ora stanno riaffiorando a poco a poco. Di dissipare il mistero che avvolge la scomparsa della sorella. Ha paura, non può negarlo, ma lo deve a sé stessa, per poter andare avanti. E soprattutto lo deve a sua madre, che non ha potuto conoscere la verità, e a Gabriella, l’unica persona di cui si sia mai fidata.
Con La figlia scomparsa Jenny Quintana si è fatta notare dagli editori di tutto il mondo, che alla fiera di Londra hanno fatto a gara per aggiudicarsi i diritti di pubblicazione. Un thriller che coinvolge il lettore fin dalle prime pagine e lo trascina al centro di un mistero pluridecennale dove niente è come sembra. Un esordio sorprendente che mette a nudo le debolezze umane e ci ricorda che non esiste legame più forte di quello tra due sorelle, impossibile da spezzare.




Un lettura frenetica. Queste le parole per descrivere questo libro. Ho divorato ogni pagina, facendo fatica a staccarmene.
Cosa succede quando qualcuno della famiglia scompare nel nulla? Quali le conseguenze di questa Assenza con la A maiuscola?
L'essenza del significato della scomparsa di Gabriella, è raccontata attraverso gli occhi della sorella alla quale era molto legata. Il tutto è narrato andando indietro e avanti nel tempo e portando il lettore a scoprire i segreti celati nelle vite dei protagonisti, le dinamiche familiari, i rapporti tra le due sorelle e tra loro e i genitori, tutto ciò che probabilmente sarebbe rimasto nascosto se Gabriella non fosse scomparsa e se la vita avesse preso una piega differente.
Anna, la sorella, è costretta a tornare nella casa dove è cresciuta in seguito alla morte della madre ed è come tornare indietro nel tempo, alla sua infanzia, al momento in cui, trent'anni prima, la sorella è svanita nel nulla. Nel sistemare le cose appartenute alla madre decide di riprendere le ricerche, di scoprire cosa sia realmente successo alla tanto adorata sorella con la quale aveva un legame indissolubile. Tutto quello che era rimasto sepolto, che aveva tentato di dimenticare, torna a galla. Il dolore per la scomparsa e, soprattutto, il non sapere cosa sia realmente successo la spinge a riprendere le ricerche, a scavare a fondo. Non si può vivere con questo peso sull'anima. È più un dramma familiare  che un thriller psicologico e ha una forza narrativa che tocca il profondo del cuore. Leggendo il libro ci si immedesima totalmente e sembra di vivere in prima persona i sentimenti e le sensazioni provate dai personaggi della storia.
I flash back ci consentono di seguire gli eventi di allora e quelli di oggi, sorprendendo il lettore con colpi di scena inaspettati. Fino alla fine.
Mi è veramente piaciuto, l'ho letto tutto d'un fiato, mi ci sono immersa e quando l'ho finito ho provato una sensazione di vuoto. Spero di leggere presto altri libri di Jenny Quintana: la sua capacità narrativa, lo stile della sua scrittura mi hanno letteralmente conquistata.



Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: una bevanda calda
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni








      "Cosa c'è di peggio del non sapere?"
 


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