venerdì 21 gennaio 2022

Recensione: Il concilio di pietra

    

Il concilio di pietra
di Jean-Christophe Grangé

Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: € 13,00
Prezzo ebook: € 7,99
Pagine: 417
Titolo originale: Le Concile de pierre


Diane Thiberge ha 29 anni. È una single bionda e bella, campionessa di arti marziali ed etologa, specializzata nello studio degli animali da preda.
Quando decide di adottare in Thailandia un bambino di cinque anni, Lu-Sian detto Lucien, non sa che per lei sta cominciando un incubo. Lucien, ferito in un incidente automobilistico, cade in coma e intorno a lui si inanella una sequenza di morti misteriose. Diane inizia a cogliere i contorni di un terribile complotto e per salvare il bambino dovrà riuscire a sciogliere il mistero. La pista che segue, indizio dopo indizio, è un viaggio nel passato, verso le origini dell'umanità. Arriverà fino al cuore della taiga mongola, dove vive un popolo dai poteri straordinari e dove vige ancora la legge del Concilio di Pietra: quella dello scontro originario tra l'uomo e l'animale. Qui Diane dovrà affrontare l'ultimo combattimento.
Con il suo romanzo, Jean-Christophe Grangé conferma le sue doti di narratore: una trama incalzante, personaggi dalle psicologie complesse e affascinanti, una serie di sorprendenti colpi di scena conducono il lettore, pagina dopo pagina, verso l'imprevedibile scioglimento.


Ho letto altri libri di Jean-Christophe Grangé e mi hanno tutti affascinata per la scrittura scorrevole, per la sua capacità di scavare nell'animo umano, che gli permettono di creare trame intricate, affascinanti e anche un po' fantastiche. Così ho avuto la curiosità di leggere anche i suoi primi romanzi.
E non mi ha deluso.
In questo libro vengono affrontati diversi temi: la femminilità, l'essere o non essere madre, i tratti che determinano lo sviluppo di una persona fin dall'infanzia, la fiducia, l'avidità, la brama di potere. Tutti temi inseriti in un racconto dai risvolti fantastici ma che sono collocabili nella realtà di ogni giorno.
Un po' come succede nelle favole.
La protagonista è Diane Thiberge, una giovane donna i cui problemi psicologici non le consentono di instaurare un rapporto d'amore con l'altro sesso, anzi, con nessuno. Vive da sola, lavora come etologa ed è specializzata nello studio dei comportamenti degli animali da preda. Ha girato il mondo, si è affermata. Ha una madre che non stima, alla quale non vuole bene e che ritiene responsabile dei propri problemi. La madre è una bellissima donna, sposata con un importante uomo d'affari e nella sua casa organizza cene ed eventi che vedono coinvolti personaggi di spicco nel mondo politico e imprenditoriale.
Diane decide di adottare un bambino, avendo scelto di non poter vivere la maternità. E lo trova in Thailandia. Quando lo prende con sé è felice, uno dei momenti più belli della sua vita. Lo ama da subito e farebbe qualunque cosa per lui. Diventa la sua ragione di vita. Ma una sera, tornando da una cena a casa della madre ha un incidente e Lucien rimane gravemente ferito e in coma. Diane è scioccata dall'avvenimento e iniziano le indagini da parte della polizia per stabilire le cause dell'incidente. È inspiegabile come il guidatore del camion che lo ha provocato possa avere fatto una tale manovra, come se si fosse addormentato improvvisamente.
Lucien peggiora costantemente e si teme per la sua vita. Fino all'intervento di un medico anestesista che si offre di fare un tentativo per salvarlo attraverso l'agopuntura. Lucien si riprende e sembra un miracolo. Il misterioso medico sembra intanto svanito nel nulla e, soprattutto, non essere parte dell'equipe dell'ospedale. E da qui inizia un susseguirsi di eventi misteriosi, che portano Diane a indagare sul passato del bimbo che ha adottato. Scopre che è di origini mongole, di una particolare etnia che si dava per estinta. Riti, sciamani, poteri misteriosi, fatti inspiegabili e incredibili in particolare per una scienziata come Diane. Ma deve ammettere che alcuni degli accadimenti sono inspiegabili. Si rivolge a un ipnotista per cercare di recuperare ricordi della propria infanzia che a tratti emergono negli incubi che ha quasi ogni notte. Spezzoni che sembrano far parte di una storia della quale Diane non ha memoria. Le indagini che svolge alla ricerca dell'identità del figlio la portano a capire che il bimbo è in pericolo, che qualcuno cercherà di fare lui del male.
Ad aiutarla l'ispettore di polizia che segue le indagini sull'incidente che, anche se inizialmente dubita delle affermazioni di Diane, a poco a poco si convince che c'è del vero e intensifica le ricerche di possibili pericoli.
Pagina dopo pagina ci si addentra in un thriller che lascia senza respiro e dove il confine tra realtà e occulto è molto sottile. Con un finale totalmente inaspettato.
Consigliato se avete voglia di un romanzo che vi trasporta in altri mondi e oltre l'apparenza delle cose.

Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè macchiato con cannella
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni


      "Ci sono madri e madri."


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