venerdì 17 marzo 2023

Recensione: Il duca che non poteva amare

 


Il duca che non poteva amare
di Elena e Michela Martignoni

Prezzo Cartaceo: €19,50
Prezzo e-book: €12,99
Pagine: 400

È notte. Il vento gelido si infiltra tra le travi di una casupola nel cuore del bosco. Deodata, curatrice, forse strega, dorme un sonno agitato. Poi un rumore, una donna avvolta da un mantello, un pugnale e una promessa estorta: creare un veleno che renda un uomo impotente per sempre. Così comincia una storia che si allarga, tra eventi e colpi di scena, ad abbracciare la sfarzosa Urbino dei Montefeltro, tra intrighi e giochi di corte, arte e poesia, amori imposti e amori proibiti. È il 1488, Guidobaldo da Montefeltro, giovane duca della città, ha da poco sposato Elisabetta Gonzaga ed è impaziente di dare un erede al ducato, ma gli ordini dello zio, Ottaviano Ubaldini, lo costringono a un’attesa straziante. Il conte Ubaldini, studioso di astrologia, teme infatti per le sorti del nipote: secondo tutti i calcoli Guidobaldo deve aspettare, «le congiunzioni astrali sono contrarie». Intanto, fuori dal Palazzo Ducale, la sorte sembra accanirsi anche contro Deodata, che si trova suo malgrado invischiata nelle trame dei cortigiani e vede l’ombra dell’Inquisizione farsi sempre più vicina. Le sorelle Martignoni disegnano in queste pagine un Rinascimento italiano perfettamente ricostruito nella sua verità storica, suggestivo e reale nei suoi tratti fantastici. Un mondo in bilico, in cui la ragion di Stato si mescola all’alchimia, le scienze al sortilegio, e una natura selvaggia incombe appena fuori dalle mura della città delle arti. Di pagina in pagina, i destini dei protagonisti si intrecciano con il filo di una logica spietata e inevitabile: anche il più solido degli amori deve fare i conti con la Storia.



Un romanzo storico davvero avvincente.
In una Urbino del 1488, le vite di diversi personaggi, realmente esistiti e non, si intrecciano in modo perfetto. 

I personaggi vengono introdotti man mano, primi tra tutti la curatrice solitaria Deodata, il conte Ubaldini e il giovanissimo duca Guidobaldo. 
Ed è proprio da Deodata che a notte fonda si presenta una donna mascherata, con una richiesta insolita: una pozione per rendere un uomo impotente. Deodata, però, nonostante tutti la considerino tale, non è una strega e non può creare veleni e pozioni per fare volontariamente del male. Decide comunque di accettare, non per la minaccia della donna, ma perché questa le mostra le ferite di cui è ricoperta,  inflitte proprio dall'uomo che vuole punire. In quella stessa notte il conte Ubaldini è tormentato dallo spirito di Oddantonio, che lo tormenta ormai da troppi anni, senza pace. In un'altra ala del castello Guidobaldo da Montefeltro, duca di Urbino e nipote del Conte Ubaldini, si dispera perchè proprio l'amato zio non gli permette di consumare il matrimonio a causa dell'opposizione degli astri.

Pian piano vengono introdotti tutti gli altri personaggi, e nonostante il primo protagonista sia ovviamente Guidobaldo,  ognuno degli altri è protagonista a modo proprio: il Conte Foschieri, le figlie Orsina e Leonetta, la sua nuova moglie Giulia, il valido e leale Giovanni Bravo, Elisabetta Gonzaga neo sposa del duca, i frati del convento Rocco, Raniero e il francescano Alessio, arrivato da Roma con un compito importante; i seguaci del Foschieri, Tullio Bellucci e Arrigo De Mare, nipote di Papa Innocenzo VIII. 

Ognuno di loro segue il proprio destino. Ognuno di loro in un modo o in un altro ha dei segreti, spesso terribili, da mantenere. Ognuno di loro deve in qualche modo espiare la propria colpa per poter andare avanti. 

Elena e Michela Martignoni sono riuscite a rendere in modo impeccabile la vita della corte e del popolo nel periodo delle Signorie, in un'Italia in crescita culturale ed economica. 
Fulcro del libro è la condizione delle donne, costrette a subire violenze fisiche e psicologiche per assecondare il potere e il volere degli uomini, oltre ad essere nel mirino del papato in un epoca in cui la caccia alle streghe era la priorità assoluta. 

Personalmente mi è piaciuto moltissimo. Una scrittura ricca di terminologie, usi e costumi che ti fanno viaggiare nella storia. Capitoli corti e concisi, in grado di esprimere i pensieri di ogni personaggio in prima persona, che rendono il romanzo di facile lettura, nonostante la sua corposità.

Durata totale della lettura:  Cinque giorni
Bevanda consigliata: Tè aromatizzato alle spezie
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


      "Raniero mi ha detto che la donna è "bella a guardarsi, contaminante a toccarsi, mortale a possedersi". E le stregonerie arrivano sempre dal desiderio carnale, che nelle femmine è insaziabile"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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