martedì 28 marzo 2023

Recensione: Collina dei venti



Collina dei venti
di Lucy Maud Montgomery


Editore: Lindau
Curatela: Enrico De Luca
Prezzo cartaceo: € 13,30
Prezzo ebook : € 9,99
Pagine: 104

I Cooper e gli Edgelow abitano da generazioni a Collina dei Venti, ma tra le due famiglie non corre buon sangue. Una faida le divide da alcune generazioni e nessuno ha intenzione di archiviare i vecchi rancori. Le cose tuttavia si complicano quando un’estate il nipote di Elizabeth Cooper, Romney, si innamora della splendida Dorcas, nipote del vecchio Jim Edgelow. Una loro unione sembra impossibile per molte ragioni, non ultimo il fatto che lui è uno scrittore squattrinato. I pettegolezzi hanno poi il loro peso nel complicare le cose tra i due giovani. Ma…

Apparsa per la prima volta sul settimanale newyorkese «Love Story Magazine» nel marzo del 1923 e riscoperta solo di recente, Collina dei Venti è una tradizionale love story, che però viene trattata dalla Montgomery con il consueto humour che contraddistingue la sua scrittura. A distanza di cento anni dalla sua prima pubblicazione, si rivela una scoperta piacevole e divertente che non deluderà gli appassionati lettori della scrittrice canadese.




Celebre per le sue serie di libri per giovinette come Anna dai capelli rossi e Emily di Luna Nuova, Lucy Maud Montgomery accompagna l'infanzia e adolescenza di tante piccole lettrici sin dai primi anni del Novecento, con le sue storie pulite, ironiche e appassionanti. Sfortunatamente non sono tanti i romanzi o racconti singoli di questa autrice disponibili in lingua italiana e facilmente reperibili, quindi ho voluto subito leggere questa nuova uscita Lindau, riproposta nella sua universale attualità che tuttora resiste dal lontano 1923.

Collina dei venti è proprio quello che ci suggerisce, una collina verdeggiante e spazzata dai freddi venti oceanici la cui proprietà è condivisa da due famiglie, da sempre nemiche in una rispettabile faida in perfetto stile britannico di cui nessuno ricorda la ragione, ma che tutti osservano religiosamente, dai capostipite della famiglia ai rispettivi contadini. Il nostro protagonista maschile, Romney Cooper è un personaggio romantico e fantasioso, che passa le sue giornate a creare castelli in aria e fantasticare sull'amata shakespeariana e inesistente Sylvia, al sicuro nella convinzione che non la incontrerà mai.

Eppure il fato scombina i suoi piani, attentamente pensati alle 3 del mattino - che sostiene L.M.M. è il periodo del giorno in cui la razionalità scaccia la magia del romanticismo - e lo mette di fronte alla sua Sylvia, la dolce Dorcas che è però la nipote del nemico, una Edgelow. Si osservano, si annusano, ognuno cercando di combattere tra l'attrazione inspiegabile che prova per l'altro e la ragionevole consapevolezza che amarsi sarebbe una follia. Lui non ha un soldo, né molto senso pratico...ed è un Cooper. Lei è ondeggia tra la civetteria e la saggezza del suo istinto femminile...ma è Edgelow e si sa che di quelli non ci si può fidare. E poi c'è la cugina Clorinda Cooper, con il suo flusso inesauribile di tulle rosa e buonumore; ed il piccolo Sam, orfanello furbetto che ha deciso di ergere Romney a proprio amico del cuore..tutti contribuiranno alla serie di incomprensioni, che rendono il racconto a tratti una commedia degli equivoci, che rischieranno di tenere lontani i due innamorati. 

Quella tra il sognatore Romney e la bellissima e civettuola Dorcas è una storia semplice, come semplici sono molte delle storie di formazione scritte per un pubblico più giovane, ma è lo stile della penna di Lucy M. Montgomery che fa la differenza in questo racconto d'amore ostacolato. Il tema certamente non è nuovo, ma lo sono l'umorismo e la fantasia con cui l'autrice riesce a ridicolizzare le azioni e al tempo stesso indagare l'interiorità dei suoi personaggi, la comicità quasi ridicola dei dialoghi - sia interiori che tra i vari personaggi -  che la rendono una lettura scorrevole e divertente, anche se non la migliore della grande scrittrice canadese. Perfetta per gli amanti dell'humor britannico nello stile della grande commedia come L'inimitabile Jeeves di Wodehouse o L'Importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde.


Durata totale della lettura: Un giorno
Bevanda consigliata: Tè nero
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 12 anni


«Una faida è qualcosa di rispettabile e andrebbe portata avanti come qualsiasi altra tradizione familiare ».


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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