mercoledì 21 dicembre 2016

Recensione: Il Respiro della Laguna

Il respiro della laguna
di Alberto Ongaro



Editore: Piemme 
Prezzo E-Book: € 9,99
Prezzo cartaceo: € 17,50
Pagine:176




Damiano Zaguri, capo della squadra Anticrimine di Venezia, viene svegliato in piena notte: in fondamenta San Trovaso un uomo è stato ucciso, un neonato - suo figlio - rapito dalla culla. All'apparenza non vi è alcun movente: la famiglia è abbiente ma non ricca, impensabile un riscatto, né si può immaginare un regolamento di conti. Il padre del bambino è stato ammazzato per sbaglio: se non avesse sorpreso il rapitore, ne sarebbe uscito incolume. 
Indagando fra gli informatori della malavita nella Baia del Re, Zaguri segue le tracce del criminale e dei suoi mandanti: è una corsa contro il tempo, e una personalissima sfida con un suo lontano antenato, Signore di Notte nella Venezia del Seicento, che si lasciò sfuggire i colpevoli della sparizione del piccolo erede di una contessa. A mettere Zaguri sulla giusta strada sarà un talismano, non unico elemento magico in una Venezia nebbiosa e palpitante, la cui laguna, secondo un'antica leggenda, sembra in grado di esprimere funesti presagi ingrossando le sue acque.



Giornalista, scrittore, viaggiatore, fumettista, amico di Hugo Pratt, vincitore del premio Campiello. Non c’è un modo univoco per definire Alberto Ongaro, classe 1925. Un nome che nel corso del tempo in tanti mi avevano consigliato, ma che per una ragione o per l’altra non avevo mai avuto occasione di leggere nulla di suo. Poi, poche settimane fa, è uscito il suo nuovo libro, “Il respiro della laguna”, un giallo ambientato in una Venezia di qualche anno fa, quando c’erano ancora le lire e i poliziotti li contattavi solo sul cercapersone.
Un bambino è stato rapito, il padre del piccolo ucciso, e tocca al capo dell’Anticrimine di Venezia, il dottor Damiano Zaguri, indagare sull’accaduto. Damiano discende da un’antica famiglia della nobiltà veneziana, il cui più esponente più famoso era stato Gerolamo, che nel XVII secolo aveva fatto parte dei Signori della Notte, uno dei corpi di polizia della Serenissima.
Le indagini si svolgono tra le calli ed i canali di una Venezia carica di fascino e lontana dal cicaleccio multilingue che affolla le zone turistiche. La Laguna è una dei protagonisti di questo romanzo, al pari di Damiano Zaguri e dell’ispettore Pagaini, il suo braccio destro. Perché la Laguna sente, la Laguna sa quando viene commesso un crimine efferato – o, almeno, così narra la leggenda.
“Il respiro della Laguna” è romanzo ipnotico, che ricorda un po’ il sapore dei gialli scandinavi che abbiamo imparato ad amare. Un libro adatto per chi sa apprezzare il genere, ma anche per chi è innamorato di Venezia, città dai mille volti, che Alberto Ongaro ha saputo tratteggiare con maestria, rendendola estremamente reale.



Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata:  The nero

Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Alberto Ongaro (su Wikipedia)

 






"Secondo la più vecchia e la più discussa delle leggende, una volta la laguna era in grado di presagire se quella o quell'altra sera sarebbe stato commesso un crimine efferato." 

                                            

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