venerdì 15 maggio 2020

Recensione: Caffè Voltaire

Caffè Voltaire 
di Laura Campiglio

Editore:  Mondadori
Prezzo cartaceo: 18,00 € 
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 264


Svoltati i trentacinque, Anna Naldini ha la sensazione di ritrovarsi dalla parte sbagliata della trentina: quella in cui la sbornia diventa dura da smaltire, ma soprattutto quella in cui dai progetti è ora di passare ai bilanci. Ma c’è di peggio. Nel giorno del suo compleanno perde la più importante tra le otto collaborazioni precarie di cui si fregiava il suo barocco curriculum: il lavoro di reporter per “La Locomotiva”, il quotidiano di sinistra per antonomasia. Non si scoraggia, e dopo la sbronza di rito è pronta a rimettersi in gioco dal tavolino del Caffè Voltaire, il suo bar di riferimento. Sarà il giornale più a destra del Paese, “I Probi Viri”, a proporle di seguire una campagna elettorale che si preannuncia agguerritissima dopo l’improvvisa caduta del governo. Perfetto, se non fosse che “La Locomotiva” la richiama: ad Anna non resta che celarsi dietro due pseudonimi – Voltaire e Rousseau – e gettarsi nell’agone politico, prestandosi a un doppio gioco in cui vero e falso si confondono sempre di più. Nell’epoca della post-verità, si può scrivere tutto e il contrario di tutto sperando di uscirne indenni? Tra slogan elettorali, scorrettezze di bassa lega e fake news (con l’aggravante di un inatteso incontro romantico), Anna si renderà conto che fare la cosa giusta non è facile come sembra.
E pensare che tutto è iniziato con un innocuo motivetto francese sugli illuministi, Voltaire e Rousseau appunto, che il nonno Pietro da Lomello, un vecchio saggio pragmatico e ironico, le cantava quand’era piccola…
Una commedia fresca e incalzante, brillante e attuale, che coniuga un riuscitissimo ritratto generazionale al racconto informato di una campagna elettorale perfettamente calata nel presente.





Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo libro, sapete? In un periodo in cui sono molto selettiva per quello che riguarda le mie letture - colpa della clausura forzata a cui tutti siamo obbligati - questo libro è riuscito a regalarmi una boccata di aria fresca.
Ci ho messo poco ad affezionarmi ad Anna Naldini, trentacinquenne che vive di uno stabile precariato (nel senso che ormai sono anni che i suoi lavori - al plurale - sono tutti "precari"). Ma quando il suo lavoro principale - quello che le permette un po' più degli altri di pagarsi le bollette - le dice ciao ciao con la manina, ecco che iniziano i guai. Già, perché per quanto lei non amasse particolarmente quel ruolo, essere reporter per "La Locomotiva" - il giornale "di sinistra" per antonomasia - le permetteva di arrivare a fine mese. E non è semplice cercare qualcosa che lo possa rimpiazzare: ma alla fine qualcosa salta fuori per i "I Probi Viri", il giornale più a destra del Paese, per cui dovrà seguire la campagna elettorale. Un bel cambio di prospettiva per lei, sennonché anche "La Locomotiva" la richiama, per offrirle lo stesso ruolo che deve ricoprire per "I Prodi Viri". Come uscire da una situazione del genere? Semplicemente facendo ricorso a due "noms de plume" - Voltaire e Rousseau - e scrivere tutto ed il contrario di tutto per raccontare una campagna elettorale chiaramente ispirata a fatti ed eventi realmente accaduti nel nostro Paese negli ultimi anni.
A fare da cornice a questa campagna elettorale, la vita privata di Anna: le sue amicizie improbabili ed altrettanto insospettabili interessi amorosi si amalgamano perfettamente in questa narrazione, e che non riescono a lasciare il lettore indifferente. Insomma, una trama decisamente accattivante, narrata con uno stile barocco - fastoso ed elaborato- fanno di questo libro più più di un romanzo divertente a tinte rosa, ma un piccolo gioiello.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata:  The al limone
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Laura Campiglio




"Ora, se da piccola ambivi alla presidenza della Repubblica e da grande ti arrabatti tra collaborazioni e lavoretti precari, non è andata proprio alla grande, questo lo so. Solo che certi giorni brucia più di altri. Oggi, per esempio."

                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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