martedì 2 maggio 2017

Recensione: Il buco nella rete


Il buco nella rete
di Marco Gastoni e Nicola Gobbi

Editore: Tunué
Prezzo Cartaceo: € 14,90
Pagine: 123


Doriano ha nove anni e frequenta una scuola democratica, ovvero una scuola dove sono gli studenti a decidere come impostare il processo d’apprendimento. In una mattina come tante, un calcio a un pallone un po’ più potente del solito lo avvicina a un mondo nuovo, portandolo a scoprire un villaggio nel quale vive un gruppo di rom, e a fare amicizia con Miro, coetaneo che ha abbandonato la scuola statale e si esercita in acrobazie circensi. Oltre a Doriano, gradualmente anche gli altri ragazzi impareranno a scoprire e accogliere una cultura nuova, frutto di una storia millenaria, superando agilmente gli stereotipi. Gastoni e Nobbi costruiscono con abilità un racconto che pone in primo piano la diversità, e la incanala in un’ottica di arricchimento.



Questo libro devo ammettere che è stata una piacevole sorpresa che ho divorato in poche ore e che forse un pò mi ha fatto riflettere e avrei tanto desiderato poter frequentare anche io da piccola, una scuola come quella di Doriano. Doriano frequenta una scuola democratica, dove gli alunni scelgono le classi che vogliono seguire e dove ogni decisione viene sempre presa con l'approvazione di tutti. Un giorno giocando a pallone con gli amici, Doriano lancia la palla al di fuori del cortile scolastico e attraverso un buco nella rete va a finire all'interno di un campo Rom che si trova accanto alla scuola, qui Doriano trova Miro, un giovane ragazzo, che sta provando con il padre un numero di giocoleria. Doriano rimane da subito impressionato e desidererebbe anche lui poter imparare questi numeri e Miro nonostante la diffidenza iniziale, si dimostra da subito un bravo ragazzo e soprattutto un nuovo amico con il quale poter giocare, Doriano cerca di proporre nella sua scuola l'introduzione della giocoleria durante le loro ore di apprendimento, ma anche visto appunto le discendenze Rom di Miro, un approfondimento sulla cultura Rom che in generale viene sempre subito demonizzata ma che invece ha radici molte antiche. I ragazzi della scuola sono entusiasti di queste novità e soprattutto sono curiosi di conoscere meglio Miro e di conoscere la storia della sua famiglia e di chi come lui fa parte della comunità Rom. Un semplice buco nella rete ha aperto a questi ragazzi un mondo completamente diverso e la possibilità di poter ampliare i loro orizzonti, imparando a conoscere a fondo ciò che sta loro intorno e cercare di farlo divertendosi. Due mondi diversi quello di Doriano e di Miro, ma che forse sono più simili di quanto ci si possa aspettare, un messaggio che gli autori ci lasciano attraverso i loro disegni colorati e attraverso la loro storia che a mio parere è da leggere e che anzi, andrebbe diffusa in tutta le scuole e che non ha età e credo che possa essere un buono spunto per i più grandi e una gradevole lettura per i più piccini.


Durata totale della lettura: Un giorno
Bevanda consigliata: Succo alla fragola
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 8 anni







      "Un semplice buco si trasforma in una piccola porta per un mondo di dvertimento."


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