sabato 16 dicembre 2017

Recensione: Il mistero del poeta




Il mistero del poeta 
di Antonio Fogazzaro


Editore: Letteratura universale Marsilio
Prezzo Cartaceo: € 24,00
Pagine: 437


Il mistero del Poeta (1888), terzo romanzo di Antonio Fogazzaro, che precede il capolavoro Piccolo mondo antico, racconta quasi esclusivamente una storia d'amore, con minimi alleggerimenti affidati a personaggi funzionali, come un character umoristico o una giovane "aiutante" dei due protagonisti, ma con costanti aperture su paesaggi italiani familiari all'autore, tra il lago di Como e quello di Lugano, e soprattutto tedeschi, dalla Baviera alla valle del Reno, con precise e gustose descrizioni di viaggio. Se il pedale del sentimento rischia talora di rallentare lo svolgimento della trama, il portatore di movimento è il treno, nel quale è ambientato anche il tragico scioglimento finale. L'edizione critica permette al lettore di apprezzare, oltre ai rinvii alla biografia fogazzariana, lo sperimentalismo stilistico che si affida tanto allo scambio costante di lettere tra i protagonisti, rasentando il romanzo epistolare, quanto a una serie di "interpolazioni poetiche", con un richiamo alla tradizione illustre del prosimetro, da Dante a Tommaseo.



Ho conosciuto Antonio Fogazzaro ai tempi dell’università, ed in quell’occasione rimasi molto affascinata dai suoi romanzi. E’ stata quindi una bellissima opportunità, quella di tornare a leggere una sua opera in questa curatissima edizione Marsilio, corredata di un ricchissimo apparato critico, con note al testo e una interessante prefazione, che permettono al lettore di avere sempre uno sguardo d’insieme di quello che è il testo, i suoi riferimenti alla biografia fogazzariana e alla sua poetica.
Come è ben spiegato nell'introduzione al romanzo, l’opera nasce come una risposta a una dichiarazione del Manzoni, il quale aveva esplicitamente condannato il genere amoroso affermando:

[...] se un bel giorno, per prodigio, mi venissero ispirate le pagine più eloquenti d’amore che un uomo abbia mai scritte, non piglierei la penna per metterne una linea sulla carta, tanto sono certo che me ne pentirei.

Per questo, quindi, nasce un romanzo dove il tema centrale è proprio l’amore. Il grande amore, quello ad esclusivo appannaggio delle anime nobili, quello appartenente alla letteratura più che alla realtà.
Il romanzo quindi narra dell’amore fra un poeta e una dolce ragazza inglese di salute molto cagionevole, Violet Yves, i quali dopo una serie infinita di ostacoli si sposano, ma la ragazza muore durante il viaggio di nozze. Il messaggio di Fogazzaro, quindi, è una forte risposta alla dichiarazione del Manzoni, ed è un romanzo in cui non solo il tema principale è quello dell’amore ma è anche un amore talmente poetico e assoluto che non può essere vissuto su questa terra. Lo spirito della ragazza, infatti, rimarrà a vivere nel poeta ispirandolo con la sua dolcezza.

Un classico da riscoprire di uno scrittore e poeta oggi troppo poco apprezzato dalla mia generazione. 



Durata totale della lettura: Otto giorni
Bevanda consigliata: Succo di arancia rossa e carota
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 14 anni









      "Possa ella aver incontrato un amore degno del suo generoso cuore!"


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