venerdì 12 aprile 2019

Recensione: La signora degli scrittori






La signora degli scrittori
di Sally Franson

Editore: Garzanti
Prezzo cartaceo : € 18,60
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 304
Genere: Narrativa moderna

Casey è giovane e brillante. È brava nel suo lavoro, nonostante la sua direttrice sia una donna impossibile, pronta a bocciare ogni proposta e a incutere timore a chiunque le stia intorno. Così, quando per la prima volta le affida un progetto da seguire da sola, Casey non può dire di no. Nessuno ha mai osato farlo. Eppure, quella che si trova di fronte sembra davvero un’impresa impossibile: convincere degli scrittori di grido a fare da testimonial per la pubblicità. Convincerli a uscire dal mondo dorato della letteratura, a esporsi in prima persona per qualcosa di diverso dalla loro opera. Casey ci mette tutto il suo impegno e comincia a incontrarli, uno dopo l’altro. Si trova ad avere a che fare con personaggi molto particolari: uno vuole sempre avere ragione; un altro odia tutti i colleghi; c’è quello che non ha mai letto un libro; e quello che non ha scritto nemmeno una riga dei suoi romanzi; un altro ancora non fa nulla senza tornaconto. Con Ben Dickinson, invece, Casey entra subito in sintonia, anche se sa che si tratta di lavoro e che non può lasciarsi andare. Per di più non ha tempo da trascorrere con lui, perché deve seguire le indicazioni della direttrice, che la conducono dritta dritta alla Fiera di Los Angeles: libri ovunque e cene infinite a parlare di lavoro. Un sogno per Casey. Un sogno che presto si trasforma in un incubo, perché qualcosa di inaspettato rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad allora. Casey ha paura che la colpa sia solo sua, ma c’è chi è pronto a farle cambiare idea. Perché bisogna sempre credere nelle proprie capacità. Bisogna far sentire la propria voce, anche quando non viene ascoltata. Costi quello che costi.




Casey è una delle ragazze più giovani dell'agenzia, per lei il mondo della pubblicità sembra non avere segreti: sa che prima o poi arriverà la sua occasione di dimostrare al mondo quanto vale. La sua famiglia non l'ha mai aiutata, non l'ha mai incoraggiata e soprattutto non ha mai visto il lei il suo potenziale, Casey però non si è lasciata abbattere da tutto questo ed ha continuato ad inseguire il suo sogno. Ecco perchè quando il suo capo le proporrà di essere lei il fulcro di una nuova costola dell'agenzia, sa che non potrà commettere un passo falso: finalmente la chiave del suo successo è nelle sue mani. Sono stata attirata in primis dal titolo di questo romanzo, tutto quello che ruota attorno ad un romanzo mi intriga particolarmente ecco perchè ho deciso di tuffarmi a capofitto nella lettura. Sally Franson non ci porterà dentro il mondo dell'editoria, non aspettatevi di conoscere come nasce un romanzo, la sua scelta è quella di mettere al centro di tutto Casey ed il suo percorso. Non è stato facile entrare in sintonia con la storia proprio per colpa della sua protagonista: giovanissima ed anche piuttosto arrogante, Casey si mostra dapprima molto superficiale ed egocentrica, alla disperata ricerca di un Brava detto dalle persone che contano per colmare quel vuoto che ha nell'anima. Piano piano però l'autrice ci permette di vedere cosa c'è dietro la corazza di Casey, ne scopriamo quindi le fragilità e le motivazioni permettendoci così di sentirla più umana. Non è stata la lettura che mi sarei aspettata, ma è stata molto bella ugualmente proprio perchè ha saputo cogliermi di sorpresa.


Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: Tè al melone
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni






"Quando tutto il tuo mondo va in pezzi l'unica possibilità che hai è quella di risalire."


   

                                        

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