giovedì 16 gennaio 2020

Recensione: Storia della nostra scomparsa









Storia della nostra scomparsa
di Jing-Jing Lee

Editore: Fazi
Prezzo cartaceo : € 17,00
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 419
Genere: Narrativa moderna

Wang Di ha soltanto sedici anni quando viene portata via con la forza dal suo villaggio e dalla sua famiglia. È poco più che una bambina. Siamo nel 1942 e le truppe giapponesi hanno invaso Singapore: l’unica soluzione per tenere al sicuro le giovani donne è farle sposare il più presto possibile o farle travestire da uomini. Ma non sempre basta. Wang Di viene strappata all’abbraccio del padre e condotta insieme ad altre coetanee in una comfort house, dove viene ridotta a schiava sessuale dei militari giapponesi. Ha inizio così la sua lenta e radicale scomparsa: la disumanizzazione provocata dalle crudeltà subite da parte dei soldati, l’identificazione con il suo nuovo nome giapponese, il senso di vergogna che non l’abbandonerà mai. Quanto è alto il costo della sopravvivenza?Sessant’anni più tardi, nella Singapore di oggi, la vita dell’ormai anziana Wang Di s’incrocia con quella di Kevin, un timido tredicenne determinato a scoprire la verità sulla sua famiglia dopo la sconvolgente confessione della nonna sul letto di morte. È lui l’unico testimone di quell’estremo, disperato grido d’aiuto, e forse Wang Di lo può aiutare a far luce sulle sue origini. L’incontro fra la donna e il ragazzino è l’incontro fra due solitudini, due segreti inconfessabili, due lunghissimi silenzi che insieme riescono finalmente a trovare una voce.Con una scrittura poetica e potente, in questo romanzo d’esordio Jing-Jing Lee attinge alla sua storia familiare raccontando la memoria dolorosa e a lungo taciuta di una generazione di donne delle quali è stata per decenni negata l’esistenza: una pagina di storia che troppo a lungo è stata confinata all’oblio.

«Una storia straziante, ma colma di speranza, sulla memoria, il trauma e l’amore».
«The New York Times»

«Un libro autentico, un’autrice che dimostra una grazia ammirevole nella scrittura».
«The Sunday Times»

«Una storia avvincente sulle generazioni tormentate dalla guerra e dal silenzio che circonda le loro sofferenze».
«Kirkus Reviews»




Gli echi della Seconda Guerra Mondiale sembrano lontanissimi, la vita di Wang Di scorre normalmente nonostante suo padre stesso abbia scavato insieme ad altri uomini alcune trincee per i bombardamenti aerei. I giapponesi arriveranno da un giorno all'altro e tutto il villaggio dovrà mutare i propri comportamenti: le case saranno saccheggiate e verrà confiscato tutto il cibo, gli uomini verranno picchiati e le donne dovranno scomparire travestendosi da maschi per evitare di essere portate via. Wang Di non sarà così fortunata e diventerà una delle tante schiave sessuali dei giapponesi per oltre tre anni. Il romanzo di Jing-Jing Lee con questo esordio attinge alla sua storia per familiare per regalare al lettore un pezzo di storia che in pochi conoscono e che molti invece tendono a dimenticare. Durante l'occupazione giapponese sono state migliaia le donne anche giovanissime che sono state prelevate dalle proprie case e trasformate in schiave sessuali con la promessa che, il loro sacrificio sarebbe servito per far sì che alla famiglia venisse riconosciuto un appannaggio mensile. La Seconda Guerra Mondiale è stato forse il più alto momento oscuro che la storia moderna abbia registrato, l'attenzione dei più si concentra solitamente sul nazismo ma anche in altre parti del mondo le violenze ed i genocidi in quel periodo erano all'ordine del giorno purtroppo. Il romanzo della Lee si svolge in due periodi differenti: quello della guerra e quello odierno che vede una Wang Di ormai vedova ed anziana che porta sulle spalle il peso enorme dei non-detti con il marito. Al tutto si aggiunge la storia di Kevin, un ragazzino di dodici anni che per caso ritroverà delle lettere della nonna appena morta che cambieranno per sempre la sua vita e quella del proprio padre. Una lettura intensa, a tratti melodrammatica che spinge il lettore a studiare la storia, ad informarsi per non dimenticare mai più.


Durata totale della lettura: due giorni e mezzo
Bevanda consigliata: tè alla rosa
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni




"Una parte della nostra storia che merita di essere conosciuta."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio   

                                        

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