venerdì 31 luglio 2020

Recensione: Il diavolo è nei dettagli



Il diavolo è nei dettagli
di Leïla Slimani

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: € 8,00
Prezzo ebook: € 4,99
Pagine: 60

Sono i dettagli che cambiano il corso della Storia e del pensiero e Leïla Slimani ne coglie sei, sia dalla propria memoria privata sia da alcuni eventi collettivi che hanno segnato la società contemporanea degli ultimi anni. C’è il racconto dell’anziano Hamid, un uomo colto, considerato un saggio nei vicoli di Tangeri, travolto dall'irruenza del nipote Karim, che confusamente si scaglia contro gli sciiti in un dialogo improbabile e carico di amarezza. Ci sono i ricordi di Leïla bambina in Marocco, di come ha cominciato a coltivare la propria libertà scontrandosi con certe istituzioni dogmatiche. C’è la sua rabbia di parigina ferita dopo l’attentato a “Charlie Hebdo”. C’è, in ognuno di questi interventi, il richiamo all'impegno dell’intellettuale, all'urgenza di prendere posizione. Sei brevi capolavori dotati di un’inesauribile forza espressiva e caratterizzati da una prosa agile e rigorosa, sviluppati attorno a due temi di fondo: il pericolo dei fanatismi e le responsabilità della letteratura rispetto a quanto accade nel mondo, la sua capacità di modificare modi di vedere e pensare. Sei testi che dialogano tra di loro con naturalezza, trasportando il lettore tra il Marocco e la Francia e dando vita a riflessioni profonde.






Le parole di Leïla Slimani, seppur racchiuse in sei brevi capitoli – estratti di precedenti scritti, colpiscono il lettore e, per quello al primo incontro con la scrittrice nata a Rabbat (Marocco) e trasferitasi a Parigi per intraprendere la sua carriera da giornalista, lasciano ben intendere il suo sguardo tagliente verso l’attualità e tutto il suo impegno nella lotta al razzismo e al fanatismo noto invece, a chi la segue sin dalle prime pubblicazioni. Non a caso, nel 2017, il presidente Emmanuel Macron l’ha designata come sua rappresentante personale al Consiglio permanente dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia. È la società contemporanea francese e marocchina quella al centro del racconto che attinge all'attualità tanto quanto ai ricordi di bambina di Leïla. La lettura però, si snoda piana, senza incontrare parole difficili o richiami alla storia ardui da contestualizzare. Una scelta stilistica e tattica che permette di immergersi ancor di più in situazioni ben collocate nel tempo e nei luoghi, ma facilmente replicabili in un altrove molto vicino a chi legge, ritrovabili nella società e cultura globalizzata che contraddistingue l’era contemporanea. Verrà naturale, tra un capitolo e l’altro, prendersi una pausa e lasciar spazio a ciò che la Slimani vuole provocare nei suoi lettori: riflessioni, riflessioni sulla necessità di prendere posizioni, di far sentire la propria voce per far sì che la libertà di espressione e di essere non perda la sua caratteristica più preziosa: l’essere libera.


Durata totale della lettura: Un pomeriggio
Bevanda consigliata dall'autrice: Tè alla menta
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: Dai 20 anni






      "I dittatori lo sanno bene: istruendo gli uomini, corrono il rischio
di essere spodestati. E di vederli sfilare un giorno con la penna
in mano"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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