sabato 13 gennaio 2018

Recensione: La Menzogna


La menzogna
di Cecelia Ahern

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: € 19,00
Prezzo Cartaceo: € 9,99
Pagine: 336
Titolo Originale: The Marble Collector



Sabrina trova qualcosa di strano tra gli averi di suo padre, gravemente malato. È un’insolita collezione, insolita se si pensa all’uomo che lei ha sempre conosciuto. Eppure lì dentro c’è qualcosa di vero, di fin troppo vero su Fergus, o sul bambino che è stato. Si tratta di una collezione di biglie, incompleta: ne mancano due, le più preziose. E dietro quell’assenza, si nasconde una catena di eventi e domande a cui Sabrina non può sottrarsi. La vita di suo padre, i momenti difficili, i lutti e le promesse, le storie d’amore andate male e sofferte, comprese quella con la madre di Sabrina: tutto trova una spiegazione seguendo le traiettorie di quelle biglie colorate.








La Ahern è un'autrice che ho sempre amato e seguito e anche se questo libro non posso di certo definirlo il mio preferito, devo ammettere che mi ha colpito in modo particolare siccome incentra la trama sul rapporto padre figlia che forse personalmente è uno di quei rapporti con i quali ho avuto più difficoltà nella mia vita. Sabrina è madre di tre figli e trascorre la sua quotidianità in maniera tranquilla, forse anche troppo per i suoi gusti, diciamo che non è pienamente soddisfatta o in qualche modo sente che le manca qualcosa ora che forse ha raggiunto quei traguardi che si era prefissata. Suo padre, Fergus, ha un ictus e mentre Sabrina si ritrova a riordinare delle scatole con alcuni oggetti appartenuti a suo padre trova delle biglie che sembrano risvegliare in lui ricordi e reazioni che la nostra protagonista non riesce a spiegarsi, cosa significano quelle semplici biglie per suo padre? Da qui inizia un viaggio a ritroso nella vita di Fergus, ricco di tanti momenti che non ha mai condiviso con nessuno, per Sabrina questa sembra una missione da portare a termine e che le mostra aspetti di Fergus che non conosceva e di cui non sapeva l'esistenza. Spesso tendiamo a non rivelarci mai completamente agli altri, soprattutto alle persone più care, forse per paura, oppure forse perché alcune emozioni preferiamo tenerle chiuse in un angolo dimenticato del cuore per non soffrire. Sabrina e Fergus a modo loro fanno un viaggio parallelo, nei ricordi del passato ma anche nei sentimenti del presente, un viaggio che coinvolge anche i sentimenti del lettore, che aiuta a riflettere sull'importanza degli affetti famigliari e sulle fragilità che in fondo tutti  noi abbiamo. Un libro che ci regala spunti interessanti ai quali a volte fa piacere riportare l'attenzione.


Durata totale della lettura: Quattro Giorni
Bevanda consigliata:  Tè al cioccolato e cocco
Formato consigliato: Cartaceo

Età di lettura consigliata: dai 15 anni






"Un'infanzia dimenticata. Una vita intera da riscrivere. E se avessimo solo un giorno per scoprire chi siamo davvero?"

                      
   

                                        

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