venerdì 27 gennaio 2017

5 cose che...

Eccoci ancora con la rubrica lanciata dal blog Twins Book Lovers, oggi vi proponiamo la rubrica: 5 cose che… 
In questa rubrica i temi affrontati saranno molto vari, ma oggi non è una giornata come le altre quindi il tema di oggi sarà:

5 libri per non dimenticare


Il 27 gennaio del 1947 i cancelli di Auschwitz, oggi luogo simbolo del genocidio degli ebrei, furono abbattuti, e questo giorno da allora ha assunto un valore significativo a livello internazionale. Viene celebrato ogni anno come Giorno della Memoria, per commemorare le milioni di vittime dell’Olocausto, perchè è importante ricordare, non solo le vittime di questa terribile tragedia, ma anche riflettere e imparare dagli errori che sono stati commessi nel passato, per far sì che non accadano più discriminazioni di qualsiasi genere verso il prossimo, anche nel nostro presente.




1. Se questo è un uomo

Autore: Primo Levi

Editore: Einaudi

Prezzo cartaceo: 12,00€ (Ed. 2014)
Prezzo ebook: 6,99€

Pagine: 232

Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, Se questo è un uomo è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.
Primo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò Se questo è un uomo nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei «Saggi» e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo.





2. Diario

Autore: Anne Frank

Editore: Einaudi

Prezzo cartaceo: 11,00€ (Ed. 2005)

Pagine: 356

Titolo originale: Het Achterhuis

Quando Anne inizia il suo diario, nel giugno 1942, ha appena compiuto tredici anni. poche pagine, e all'immagine della scuola, dei compagni e di amori più o meno immaginari, si sostituisce la storia della lugna clandestinità: giornate passate a pelare patate, recitare poesie, leggere, scrivere, litigare, aspettare, temere il peggio. «Vedo noi otto nell'alloggio segreto come se fossimo un pezzetto di cielo azzurro circondati da nubi nere di pioggia», ha il coraggio di scrivere Anne. Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell'esperienza degli altri clandestini. La prima edizione del Diario subì tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. Ora il testo è stato restituito alla sua integrità originale e ci consegna un'immagine nuova: quella di una ragazza vera e viva, ironica, passionale, irriverente, animata da un'allegra voglia di vivere, già adulta nelle sue riflessioni.





3. Io sono l'ultimo ebreo

Autore: Chil Rajchman

Editore: Bompiani  
Prezzo cartaceo: 15,00€

Prezzo ebook: 6,99€

Pagine: 191

Rajchman è un sopravvissuto di Treblinka. Ha visto tutto, sentito tutto, provato tutto. Ha il coraggio di deporre per la Storia. Il suo racconto è di una densità che dà i brividi. Credo di aver letto molte opere su questo stesso soggetto. E tutte sono dolorose. Alcune sollecitano dei dubbi sull'uomo, altre sul suo creatore. Quella di Rajchman, con la sua semplicità commovente, apre degli orizzonti nuovi nell'immaginario del Male. [...] Il viaggio angosciante verso l'Ignoto. L'arrivo. L'abbandono delle ultime proprietà. La separazione delle famiglie. Le urla. Il sadismo degli 'assassini' e la tortura umiliante delle vittime. Il sistema funziona alla perfezione. Tutto è previsto, programmato. Gli uccisori uccidono e gli ebrei muoiono. Rajchman è restato un anno a Treblinka: dal 1942 al 1943, fino alla rivolta eroica dei disperati, cui aveva partecipato. In questo lasso di tempo, nell'odore pestilenziale permanente, ha conosciuto ciò che nessuno dovrebbe vedere: lavorava lì dove le vittime, uomini, donne e bambini, andavano verso la morte. Era lui l'ultimo essere umano che le donne vedevano prima di soffocare nelle camere a gas.[...] Come ha fatto Rajchamnn a vivere e sopravvivere con i morti adattandosi così velocemente a situazioni così pietrificanti? Nel giro di ventiquattro ore, è colui che taglia i capelli ai condannati. Poi quello che smista i loro vestiti, frugando nelle tasche segrete. (Dalla postfazione di Elie Wiesel)





4. Tracce di memoria

Autore: Peter Lantos

Editore: Giunti

Prezzo cartaceo: 14,90€

Prezzo ebook: 6,99€

Pagine: 304


Imparare a contare fino a dieci può essere un gioco, un piccolo esercizio da condurre insieme alla mamma, a cinque anni nella spensieratezza della propria camera. Non è lo stesso se il gioco si trasforma in una pratica di sopravvivenza, per evitare i geloni alle dita nel freddo della spianata di Bergen-Belsen, in attesa dell’appello mattutino.
Peter Lantos è ancora un bambino quando, insieme alla sua famiglia, viene prelevato dalla casa di Makó, in Ungheria, e rinchiuso prima nel ghetto della città e poi costretto a un lungo viaggio che lo condurrà al lager tedesco. Saranno gli americani a trarre Peter in salvo, ma lo stalinismo sovietico costringerà il ragazzo ad affrontare nuovamente gli stenti di una vita senza la piena libertà.
Fuggito a Londra e divenuto adulto, Peter ripercorre le tappe del suo viaggio. Dopo anni trascorsi a studiare la mente umana come neurologo, non accetta che il ricordo di quei giorni sia per lui così confuso. Ma la ricostruzione è molto difficile: i testimoni stanno morendo, i luoghi hanno cambiato geografia e aspetto.
Aggrappandosi a ogni indizio e risalendo alle origini di ogni traccia di passato, Peter ricompone i ricordi. Questo è per lui il modo di tenere viva la memoria del suo viaggio, e di restituirla a tutti noi.





5. Il farmacista del ghetto di Cracovia

Autore: Tadeusz Pankiewicz

Editore: Utet

Prezzo cartaceo: 16,00€

Prezzo ebook: 7,99€
Pagine: 272


Quando in un quartiere periferico di Cracovia viene creato d’autorità il ghetto ebraico, il 3 marzo 1941, Tadeusz Pankiewicz ne diventa suo malgrado un abitante. Pur senza essere ebreo, infatti, gestisce l’unica farmacia del quartiere: contro ogni previsione e contro ogni logica di sopravvivenza, decide di rimanere e di tenere aperta la sua bottega, resistendo ai diversi tentativi di sgombero, agli ordini perentori di chiusura e trasferimento. Rimarrà anche quando il ghetto verrà diviso in due e in gran parte sfollato, quando diventerà sempre più difficile giustificare la necessità della sua presenza. Grazie a questa sua condizione anomala, coinvolto ed estraneo allo stesso tempo, Pankiewicz diventa una figura cardine del ghetto: si fa testimone delle brutalità del nazismo, fedele cronista dei fatti e silenzioso soccorritore, cercando in tutti i modi di salvare la vita e, quando impossibile, almeno la memoria delle migliaia di ebrei del ghetto di Cracovia. 
Mescolando il rigore della ricostruzione e la delicatezza del ricordo, Tadeusz Pankiewicz ci restituisce la sua versione di questa grande tragedia, raccogliendo le storie di chi ha subito impotente la “soluzione finale” e le storie di chi ha invece provato a reagire: i disperati tentativi di resistenza armata, la ricerca del cianuro di potassio come extrema ratio in caso di cattura, le fughe attraverso le fogne cittadine… Il farmacista del ghetto di Cracovia racconta tutta l’assurdità di un momento storico in cui il capriccio del caso decise il destino di molti, ma anche l’incredibile resilienza degli esseri umani di fronte all’orrore. Come dice un cliente a Pankiewicz: «Dottore, mi dica: come mai ci sono così pochi pazzi in giro dopo tutto quello che la gente ha dovuto sopportare? Possono le cellule grigie del nostro cervello reggere così tanto dolore?».




Questa era la mia lista dei libri che vi consiglio per ricordare ancora una volta quel tragico passato, pagina dopo pagina e racconto dopo racconto, attraverso le parole di chi ha realmente subìto tutto questo. Quali sono invece i vostri libri per non dimenticare?


8 commenti:

  1. Ciao! Ho letto solo i primi due ed è passato molto tempo, infatti vorrei quasi quasi rileggerli.

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    1. Rileggere libri a volte ci serve anche a scoprire nuove cose di cui non ne avevamo memoria!

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  2. anche io ho letto solo i primi due, in passato tra l'altro, mi segno tutto, grazie

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    1. Grazie a te per aver preso nota dei libri consigliati! 😊

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  3. Ciao!! Abbiamo inserito anche noi il Diario di Anne Frank, come non inserirlo in un post del genere?! Tra quelli che hai citato è l'unico che io abbia letto...già, non ho mai letto "Se questo è un uomo", una grande lacuna che spero di colmare prima o poi.

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    1. Quando si parla di questo tema è inevitabile non citare Anne Frank!

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  4. Ciao anche io ho letto i primi due libri ma mi ispira moltissimo anche Tracce di memoria...

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    1. Se lo leggerai, facci sapere cosa ne pensi 😊 Noi siamo sempre curiose di conoscere le vostre opinioni!😘

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