venerdì 20 aprile 2018

Recensione: Il maestro della luce


Il maestro della luce
di Gonzalo Giner


Editore: SEM
Prezzo Cartaceo: € 20,00
Pagine: 714
Titolo originale: Las Ventanas del cielo


Il luogo di questa storia è la Spagna. Il tempo in cui si svolge è quando il mondo scopre e racconta che oltre i mari sconfinati ci sono altri mondi, terre inaspettate e splendenti, fortune e pericoli. Hugo de Covarrubias rinuncia alla vita che suo padre, un importante mercante di lana, ha pensato per lui. Decide di lasciare Burgos, il lavoro e la sua compagna Berenguela. Nascosto su una baleniera basca, dove conosce Azerwan, un indimenticabile 'narratore di leggende', salpa verso Terranova, da dove raggiunge l'Africa. Insieme avviano una florida attività di vendita di sale in Tunisia, ma il commercio verrà interrotto da una sanguinosa vendetta. Hugo è costretto a fuggire ancora, insieme a Ubayda, una bellissima ragazza di Timbuctù, e uno strabiliante falco, alla ricerca della realizzazione del suo vero destino: imparare l'arte del vetro, nel momento storico in cui le cattedrali diventano 'finestre del cielo'. Diventa apprendista a Bruges, dove già vive il fratellastro. La sua maestria da vetraio lo porterà nelle cattedrali delle città più dinamiche del tempo: Anversa, Lovanio, quindi Parigi e Colonia, per poi tornare di nuovo a Burgos, dove la regina Isabella di Castiglia gli chiede di realizzare il capolavoro di una vita: le vetrate della Certosa di Miraflores.



Se siete alla ricerca di un titolo che sia simile a ciò che sono stato “ I pilastri della terra”, questo libro fa per voi. Un’avventura meravigliosa, attraverso paesi sapientemente descritti. Hugo (il nostro protagonista, intraprenderà un viaggio ricco d’insidie, e incognite). Partito da Portugalete, senza un soldo in tasca, affronterà avventure senza fine; serbando nel cuore, due diversi sentimenti: il desiderio di comunicare a suo padre, chi erano coloro che lo tradivano, e dall’altro, il pensiero costante del debito contratto. Mi è molto piaciuta la drescrizione della lunga traversata compiuta dalla “ Sant’Ana” partita inizialmente dalla costa irlandese. Accanto ad Hugo, conosceremo presto anche il personaggio di Ubayda (coppia per la quale ho sempre tifato fin dall’inizio del libro); i due vivranno l’avventura che attende loro, con una sola consapevolezza: vale a dire quella di accettare che, se le cose non sono come vuoi, cerca di volerle come sono. Accettiamo quel che viene, e dopo un po’ tutto diventerà un semplice ricordo. Una vita dunque dura e amara, in molti momenti, ma sempre accanto ad Hugo. La mia vena romantica, nel corso dell’evolversi dell’intero libro, si è chiesta se fosse possibile che, Hugo e Ubayda, riuscissero a divenire qualcosa in più di due fratelli o semplici amici. Una vita quella di Hugo, che si muoverà sempre tra preghiere fatte con il vetro, gli ammalianti sorrisi e la passione di una donna che forse un giorno (non voglio togliervi il piacere della lettura), diverrà qualcosa in più di una semplice sorella. Un romanzo epico (a mio modesto giudizio), finemente scritto, delizioso e ricercato, come le vetrate realizzate da Hugo: una finestra aperta sul cielo.


Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Cappuccino macchiato caldo
Formato consigliato: Cartaceo.
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Gonzalo Giner












      "Le straordinarie avventure dei maestri vetrai che hanno riempito
 le cattedrali gotiche di luce e di magia"






                            

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