giovedì 15 giugno 2017

Recensione: La sottile armonia degli opposti

La sottile armonia degli opposti
di Nicola Bolaffi

Editore: Garzanti 
Prezzo cartaceo: € 16,90
Prezzo ebook:  € 9,99
Pagine: 288

Otto, calzoncini corti e maglia a righe da cui si intravedono le scapole magre, adora le favole. Quelle che gli racconta suo padre quando lo accompagna a scuola. Perché con il potere della fantasia tutto è possibile. Anche far felice sua madre che passa le giornate nel letto, al buio, senza parlare con nessuno. Senza riuscire a giocare con lui. Otto non sa cosa le accade, ma il suo unico desiderio è farla sorridere.
Greta è una bambina bellissima e delicata. Per tutti è come una principessa. Ma a Greta questo non interessa. Lei vorrebbe solo un padre che la prenda in braccio, che partecipi alle sue recite, come succede a tutti suoi compagni. Lei che un padre non l’ha mai avuto. La madre non parla di lui, troppo intenta a lavorare per occuparsi di lei. Troppo incapace di farle arrivare il suo amore per farla sentire al sicuro.
Otto e Greta sono due bambini che sentono dentro una forte mancanza, una forte assenza. Otto e Greta non possono fare altro che diventare due adolescenti pieni di domande a cui nessuno ha dato risposte. I loro destini corrono su due binari paralleli. Opposti, ma profondamente simili. Apparentemente distanti, ma vicini. Fino al momento in cui, in un istante che sembra infinito, si incontrano. Solo un istante che però lascia il segno. Un segno che scava nel profondo. Otto e Greta non sono più gli stessi. Eppure per cambiare ci vuole coraggio. Il coraggio di credere che, come nelle favole, anche nella realtà l’impossibile accade e due metà possono fondersi in un tutto.




Otto è un bambino che trascorre le giornate con il suo cane, l’asino e i compagni di gioco immaginari che gli ha fatto conoscere suo padre, attraverso le storie che gli racconta nei loro viaggi in macchina. In fondo, Otto è un bambino solo a cui manca costantemente la presenza della madre che si assenta spesso da casa per sottoporsi a delle cure, procurando a suo figlio ogni volta ferite che però si rimarginano solo quando lei torna a casa e gli fa sentire quel calore speciale di un abbraccio.
Greta è una bambina silenziosa e molto fragile; non ha mai conosciuto suo padre che rappresenta una vera e propria incognita ai suoi occhi, ed è privata persino dell’affetto della madre, troppo intenta a lavorare che a dare anche solo un briciolo d’amore e affetto a sua figlia.
Conosciamo i due protagonisti della storia facendo da spettatori alla loro infanzia, per seguirli nella loro adolescenza e nell’età adulta poi, e il filo conduttore delle loro vite è legato sempre da un senso di privazione e disagio esistenziale che li attanaglia. Otto e Greta sono come due treni che viaggiano su binari paralleli fino a quando i loro percorsi s’incrociano, ma quando accade e l’amore sembra essere all’orizzonte, non sempre si è disposti a corrergli incontro.
Attraverso i protagonisti entriamo in una realtà, la loro, dove sono presenti il dolore, la malattia, la paura della felicità, la dipendenza, l’assenza, la mancanza di voglia di vivere, che si buttano a capofitto sulle loro vite e ne determinano il corso irrimediabilmente. Nonostante i temi trattati siano importanti ed è un bene che se ne parli perché non è mai abbastanza farlo, lo stile usato dall’autore e come si svolge la storia, non mi ha fatto apprezzare il libro come mi aspettavo dopo aver letto la trama. A mio parere, infatti, la storia procede in modo lento e quasi piatto, ho avvertito la mancanza di quel tocco speciale che ti fa apprezzare davvero una lettura, cosa che ho trovato purtroppo solo in alcune pagine. Poi, sarà stato l’umore pessimo che avevo addosso mentre l’ho letto, ma mi ha trasmesso ancora più tristezza che si è alleggerita di un po’ leggendo le ultime pagine. Quindi, in conclusione, non è un libro che ho apprezzato particolarmente, ma è sicuramente una storia di un certo spessore che fa riflettere e mostra un altro lato dell’infanzia e della vita, che non sempre è tutta “rosa e fiori”.


Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Ginseng
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Sito dell'autore: Nicola Bolaffi



 



Con sua madre non c’era niente da fare, non erano sintonizzate sullo stesso canale, neanche le figurine le comprava. Non perché costassero troppo, perché per Ines non erano necessarie. Anche gli abbracci non sono necessari, però quando li si riceve il mondo fa meno paura. Greta si domandava: "Perché mi ha messo al mondo? La cicogna ha sbagliato strada?".



Nessun commento:

Posta un commento

Commenta e condividi con noi la tua opinione!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...