mercoledì 5 dicembre 2018

Recensione: Corpo felice


Corpo felice
di Dacia Maraini

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Pagine: 240



Una madre che non ha avuto il tempo di esserlo. Un figlio mai cresciuto. Tra di loro, i giorni teneri e feroci, sognati eppure vividissimi che non hanno vissuto insieme. E un dialogo ininterrotto che racconta cosa significa diventare donne e uomini oggi. 
A più di quarant’anni dai versi che hanno disegnato i contorni di un cambiamento possibile – “Libere infine di essere noi / intere, forti, sicure, donne senza paura” – Dacia Maraini riavvolge il filo di una storia tempestosa, quella al femminile, attraverso le parole di una madre a un figlio perduto, il suo, che cammina verso la maturità pur abitando solo nei ricordi.



Un libro toccante , ed a tratti complesso, pensato per le donne e scritto a mio modesto giudizio, per loro. L’importanza dei messaggi ivi contenuti è ineguagliabile, ad esempio, laddove si accenna al fatto che: L’istinto, pero, se non viene coltivato, sollecitato, può addormentarsi e andare in letargo. E chiaro infatti, stando a quanto scritto dall’autrice, che quando l’ingiustizia ci tocca da vicino,siamo più rapidi, pronti a riconoscerla e opporci. Ma quando l’ ingiustizia colpisce chi non conosciamo, quando queste persone sono lontane, ci si può aspettare una reazione uguale? Oppure vale il principio del “lontano dagli occhi lontano dal cuore”? Esiste davvero quel piccolo giudice interiore che Friedrich Hegel ha chiamato Coscienza e che Sigmund Freud ha ribattezzato con il severo nome di Super-io? Mi ha particolarmente toccata la parte inerente a: Maria Gaetana Agnesi, ragazza intelligentissima,vissuta nel Settecento, che parlava nove lingue,e aveva un talento matematico che stupiva i grandi dell’’epoca. Per la straordinaria fama di sapiente che aveva, l’Università di Bologna, che non ammetteva donne ne fra gli insegnanti ne fra gli alunni, fece una eccezione e le offri una cattedra. Gaetano prese a insegnare ma dopo un anno si dimise dicendo che si sentiva, per l’appunto, un “fenomeno da baraccone”, sola donna in mezzo a tanti uomini, che andavano a toccarla per vedere se veramente fosse fatta di carne. Apri una scuola per i figli dei contadini e subito dopo fondo un ospedale e andò a vivere fra le malate come infermiera e serva. Un bellissimo personaggio che nessuno ricorda. La memoria storica tende a dimenticare le donne di coraggio che potrebbero essere di esempio per le ragazze di oggi. Forse qualcosa di lei si può trovare in Rita Levi Montalcini. Una riflessione attenta e dettagliata, sulle difficoltà dell’essere donna oggi, prima ancora che madre.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Latte e cacao
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Dacia Maraini




      "Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va"



                            

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