mercoledì 3 luglio 2019

Recensione: Semplicemente perfetto


Semplicemente perfetto
di Jostein Gaarder


Editore: Longanesi
Prezzo Cartaceo: € 14,90 
Pagine: 144
Titolo originale: Akkurat Passe


È il suo primo giorno all’università di Oslo quando il diciannovenne Albert nota una ragazza dalla quale non riesce a distogliere lo sguardo. Il suo nome è Eirin. Non si sono mai visti prima e non si lasceranno mai. Dopo trentasette anni di vita passati insieme, Eirin è in Australia a un congresso di biologia marina quando Albert riceve dal proprio medico una notizia devastante. Come può andare avanti dopo aver saputo? Per trovare una risposta, si rifugia nella Casa delle fiabe, il cottage immerso nel verde sulla riva del lago dove è solito ritirarsi con la famiglia nel tempo libero. Completamente isolato, si concede ventiquattro ore per scrivere il suo addio al mondo e alle persone che ama. Vuole raccontare tutto, anche quello che fino a oggi ha tenuto gelosamente segreto, ma vuole anche interrogare se stesso su quale sia il senso ultimo del nostro esistere.



Questo romanzo, è prima di ogni altra cosa, una profonda riflessione sulla vita e sul suo enorme valore; cosa che noi molto spesso, sottovalutiamo irrimediabilmente. Il protagonista di questo libro, sarà costretto a far fronte ad una terribile diagnosi di malattia, e quando ciò accade ogni altro dettaglio della nostra esistenza, diviene totalmente privo di importanza. Le mani di Albert, sono le prime a non funzionare più come prima. Per tale motivo, egli sente la necessità di stare solo, di isolarsi completamente (almeno per qualche tempo). Egli deve scrivere, poiché la scrittura è l’unico modo per mettere a fuoco tutto. Scrivere, lo costringe a sintetizzare i pensieri prima che finiscano sulla carta. Solo in tal modo, a lui, pare di intravedere un filo rosso in questo caso, anche se ancora egli non è a conoscenza di dove tale “filo lo condurrà”. Un libro che conduce il lettore a compiere un’attenta riflessione su tutto ciò che deve essere considerato alla pari di un uomo. L’autore ci fa comprendere che siamo così sconfinati, ricchi di impressioni vitali, di conoscenza, di ricordi e di legami. E se ci spezziamo, tutto si dissolve, si allontana e viene dimenticato. Il luogo in cui il protagonista sceglie di portare a termine il suo periodo di solitudine è la “ Casa sul lago”, un posto magico, ed intriso di importanza, soprattutto per la sua famiglia. Leggendo questo romanzo, mi sono ritrovata a riflettere su grandi verità: una di queste, indissolubile: il fatto che gli anni possono essere lunghissimi mentre li si vive e si cerca in qualche modo di farsi strada a tentoni verso un futuro ignoto, ma quando ci si ripensa, molto tempo dopo, sembrano volati. Ricordate sempre che: non siamo solo noi stessi. Ciascuno di noi, ha una sua identità, più profonda e fondamentale, siamo rappresentanti dell’umanità e questo riuscirà a sopravvivere ad ognuno di noi.


Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Caffè freddo con ghiaccio e panna.
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Jostein Gaarder





      "Anche noi, siamo stelle cadenti. Volatili fiammate."




Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

2 commenti:

  1. Gaarder è uno dei miei scrittori preferiti e non vedo l'ora di mettere le mani su questo nuovo romanzo.❤❤

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