mercoledì 14 novembre 2018

Recensione: La stanza della tessitrice



La stanza della tessitrice
di Cristina Caboni

Editore: Garzanti Libri
Prezzo cartaceo : € 18,60
Pagine: 304


Bellagio è il luogo dove Camilla si è rifugiata per iniziare una nuova vita. Solo qui è libera di realizzare i suoi abiti capaci di infondere coraggio, creazioni che sono ben più di qualcosa da indossare e mostrare. Ma ora è costretta ad abbandonare tutto perché Marianne, la donna che l’ha cresciuta come una madre, ha bisogno del suo sostegno. È lei a mostrarle il contenuto di un antico baule, un abito che nasconde un segreto: vicino alle cuciture interne c’è un piccolo sacchetto che custodisce una frase di augurio per una vita felice. È l’unico indizio che Marianne possiede per ritrovare la sorella. Camilla non ha mai visto nulla di simile, ma conosce la leggenda di Maribelle, una stilista che, all’epoca della seconda guerra mondiale, era famosa come «Tessitrice di sogni». Nei suoi capi erano nascosti i desideri e le speranze delle donne che li portavano. Maribelle è una figura che la affascina da sempre: si dice che sia morta nell’incendio del suo atelier parigino, circondata dalle sue creazioni. Camilla non sa quale sia il legame tra Maribelle e la sorella che Marianne vuole ritrovare. Ma sa che è disposta a fare di tutto per scoprirlo. Sente che la sua intuizione è giusta: Parigi è il luogo da dove iniziare le ricerche; stoffe, tessuti e bozzetti la strada da seguire. Una strada tortuosa, come complesso è ogni filo di una trama che viene da lontano. Perché i misteri da svelare sono a ogni angolo. Perché Maribelle ha lottato per affermare le proprie idee. Perché seguirne le orme significa per Camilla scavare dentro sé stessa, dove batte un cuore che anche l’ago più acuminato non può scalfire.



Cristina Caboni si riconferma una brava scrittrice e ci ha regalato una storia come sempre immersa nelle tradizioni antiche e con un mistero da svelare. Le protagoniste di questo libro sono donne, questa è infatti una storia tutta al femminile che dal passato al presente ci porta ad osservare le loro vite intricate e legate da segreti e dall'amore per i tessuti e l'arte del tessere. I vestiti sono sempre affascinanti e a volte nascondono piccoli portafortuna, come quelli creati dalla famosa stilista Maribelle che con la sua magia firmava ogni abito che creava e che era unico, dedicato alla persona che l'avrebbe indossato. Per Camilla la talentuosa Maribelle è sempre stata un'aspirazione e quando inizia a scoprire che le loro vite sono legate più di quanto immagina iniziano le montagne russe per il cuore e i sentimenti, perché in questo libro ce ne sono tanti. Camilla parte alla ricerca di sè stessa, dell'amore che sorprende sempre e della sua famiglia, entrando a fondo nelle trame e nei fili colorati che legano ogni persona della sua vita. Un romanzo ben sviluppato che lascia un'alone di incertezza che inebria, non ci si mette molto ad immergersi nelle diverse realtà, con la voglia di leggerne ancora. Le emozioni che si provano durante la lettura sono variegate e piacevoli, come al solito l'autrice sa come toccare le giuste corde e sa rendere una libro indimenticabile. Che dire? Aspetto sicuramente con ansia il prossimo e grazie alla Garzanti che mi ha dato l'occasione di poter leggere un altro romanzo che merita di essere letto!


Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Tè ai frutti di bosco
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni





"I desideri sono fili invisibili da cucire insieme."

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