lunedì 5 novembre 2018

Recensione: Il paese dei balocchi

Il Paese dei balocchi
di Pina Simonetti

Editore: Santelli
Prezzo Cartaceo: € 10
Pagine: 133


Il Paese dei Balocchi è un romanzo che ha come sfondo l’Erasmus, un’esperienza che ha segnato le vite e il bagaglio culturale e personale di milioni di studenti di tutta Europa.
Racconta di ragazzi che, lontani dalle loro realtà, circondati da coetanei e con la consapevolezza che non durerà per sempre, si perdono nella magia di esperienze studio come Erasmus e Overseas. Il campus universitario diviene il loro paese dei balocchi dove tutto è relativo e la morale sembra un concetto lontano, lontano quanto il loro paese di origine. Attraverso l’incontro con altre culture, spinti da un’irrefrenabile voglia di scoperta, le ragazze e i ragazzi liberano le proprie tentazioni rivelando una nuova versione di sé che li sprona a prendere decisioni inaspettate.



Se siete stati in Erasmus o state pensando di andare in Erasmus ma soprattutto se avete una nostalgia devastante del periodo dell'Erasmus questo libro fa per voi.
Mira e Adele si ritrovano un po' per caso a dividere l'esperienza nell l'università tedesca di Bielefeld assieme a un'altra sfilza di ragazzi e ragazze di tutto il mondo. Mira che scappa dalla paura di accasarsi e dalla routine della vita e Adéle che invece è la perfettina e ordinata, con un compagno che la aspetta a casa  a Parigi.
Si sa però che tutta l'esperienza è gestita dal "relativismo erasmusiano", come lo chiama la scrittrice, per cui tutto quello che succede in Erasmus non risulta davvero reale e quindi tutto 
è concesso. I tradimenti, il saltare le lezioni, fumarsi le canne, festeggiare la natività anche se da sempre ci ricorda qualcosa di doloroso non fanno eccezione. 
Ognuno dei ragazzi che si trova a condividere l'esperienza si trova nella stessa situazione, sta crescendo e pensa di sapere tutto di sé stesso, ma l'incontro e lo scontro con le altre persone e culture li farà ricredere. Essere lontani dalla famiglia e dai fidanzati dà loro la possibilità di conoscersi davvero, guardare dentro sè stessi e capire chi sono e cosa vogliono dalla vita. 
Un romanzo che profuma di libertà, quel tipo di leggerezza che si puó avere solo a quell'età, che ci dà il coraggio e "l'incoscienza" di mettersi su un treno e andare in un altro paese a caso senza avere un posto in cui stare o un'idea chiara di come muoversi. La lettura è fresca, giovanile e scorrevole e anche i tratti piú oscuri del passato dei personaggi viene descritto con estrema delicatezza. 
Anche se non siete stati in Erasmus potete immaginare il profondo legame che si crea tra chi vive la stessa situazione in un momento di confusione e la conseguente difficoltà a separarsi alla fine e tornare al mondo reale. 
Vi fermerete anche voi a pensare se avete davvero trovato voi stessi o se vi siete solo adattati alle convenzioni sociali.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Spritz
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni 






      "É bizzarro come nei momenti decisivi della vita, 
di quelli nei quali ti sembra di poter scegliere tutto, di fare una rivoluzione,
 la prima cosa a cui si pensa, è la propria casa, le proprie origini ".

   

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