domenica 12 maggio 2019

Recensione: La gabbia dorata


La gabbia dorata
di Camilla Lackberg

Editore:  Marsilio
Prezzo cartaceo: 19,90 € 
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 410


Faye ha tutto: un marito di successo, una splendida figlia, un bellissimo appartamento a Stoccolma. Ma sotto questa superficie dorata, la sua vita apparentemente perfetta nasconde crepe profonde. Faye è una donna fragile, ha una bassa autostima e deve fare i conti ogni giorno con i segreti di un passato terribile che sperava di aver seppellito a Fjällbacka, l’isola natale che ha lasciato da ragazza. Nemmeno il marito Jack è adorabile come sembra. Faye cerca costantemente di compiacerlo e di anticiparne i bisogni, ma lui la umilia, la sminuisce. E un giorno, tornando a casa prima del previsto, Faye lo scopre a letto con una collega. Il mondo le crolla addosso. A lui ha dedicato la propria esistenza, ha rinunciato a tutto per aiutarlo a fare carriera, ha destinato ogni energia alla vita coniugale, e ora è tutto in frantumi. Come se non bastasse, dopo essere stato scoperto, Jack chiede il divorzio e lascia Faye senza l’ombra di un quattrino. La depressione è dietro l’angolo, eppure questa svolta drammatica le dà la forza per reagire e per far confluire la sua rabbia in un piano preciso: un piano di vendetta.




Premessa: questo romanzo non fa parte della serie ambientata a Fjällbacka che ha per protagonisti Erica Falck e Patrik Hedström per cui la Lackberg è famosa in Italia. Questo libro è un qualcosa di molto diverso da quello che siamo abituati a leggere da parte della Lackberg - lo ripeto: questo libro è diverso da ciò che la Lackberg ci ha fatto leggere finora.
Ecco, questa mi sembra una premessa doverosa, perché io stessa, all'inizio, sono rimasta spiazzata da questa lettura. Eppure, mano a mano che avanzavo nel racconto, ho finito con il restarne completamente ipnotizzata. Perché se lo stile narrativo appare completamente diverso, resta indiscussa la capacità della Lackberg di ipnotizzare il lettore, costringendolo a divorare le pagine quasi fosse una persona che è a dieta rigida a cui è stato concesso di mangiarsi una torta al cioccolato.
Faye, la protagonista di questo racconto, è un personaggio che non è facile inquadrare, e che suscita nel lettore dei sentimenti contrastanti. Da un lato la vediamo remissiva con il marito, capace di accettare qualunque cosa da parte sua. Appare come un personaggio che ha perso la sua identità, succube delle decisioni del marito e del posto che dovrebbe ricoprire all'interno dell'alta società svedese. Un mondo patinato, una sorta di bolla di sapone in cui non c'è spazio per qualcosa di diverso dai sorrisi finti e dove la capacità di ignorare ciò che potrebbe infrangere la finta felicità coniugale è un "must have" al pari delle scarpe più alla moda. Eppure Faye non è così, e ci si domanda come sia potuto succedere che una persona come lei, che ha preso delle scelte così radicali nella sua vita - alcune delle quali decisamente poco condivisibili da parte del lettore - possa essere diventata l'ombra di se stessa per l'amore di un uomo che chiaramente non la ricambia come dovrebbe. Faye, insomma, vive in una gabbia dorata. Cosa potrebbe succedere se, all'improvviso, questa gabbia cessasse di esistere?
Come un uccello che da troppo tempo sta in una voliera, davanti a se si troverebbe solo due scenari possibili: morire di inedia data la sua incapacità di adattarsi ad un mondo in cui non c'è nessuno che provvede a darle ciò che prima le veniva fornito su un vassoio d'argento, oppure risvegliare il proprio istinto naturale alla sopravvivenza, e in un certo senso anche il proprio lato selvatico, quello che ha ben chiaro che la sopravvivenza è una lotta senza quartiere, darsi da fare per raggiungere il proprio obiettivo.
La potenza di questo romanzo è nell'incredibile capacità della Lackberg ad inserire dei colpi di scena inaspettati all'interno della narrazione. Allo stesso tempo, il racconto pare un invito alla riflessione: pare impossibile che certe donne possano distruggere se stesse in questo modo, eppure la Faye che conosciamo all'inizio di questo romanzo non è così distante da coloro che si chiudono nella loro bolla di sapone, fingendo di non vedere ciò che può far loro soffrire e sperando che quella bolla non debba mai scoppiare.



Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata:  The al mirtillo
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito dell'autore: Camilla Lackberg








"Era ora di prendere il comando"


                                            

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