giovedì 16 maggio 2019

Recensione: Come diventai monaca

Come diventai monaca
di César Aira


Editore: Fazi Editore
Prezzo Cartaceo: € 16
Pagine: 110



Madre, padre e figlia si sono appena trasferiti in città. Il padre prende per mano la bambina e la porta a mangiare il gelato, una delizia mai provata prima. Fra tutti i gusti e colori, la bambina, emozionata, sceglie la fragola. Il gelato però è disgustoso. Il padre insiste, sempre più arrabbiato, ma alla fine lo assaggia anche lui: effettivamente, è avariato. I due tornano sul luogo del misfatto e, preso da un raptus, il padre uccide il gelataio affogandolo nel gelato alla fragola.
Dopo un periodo in ospedale a causa dell’intossicazione, la bambina comincia la scuola in ritardo rispetto ai compagni. Non sa leggere né scrivere e trova rifugio nella sua prodigiosa fantasia, popolata di radio che prendono vita, nane che fanno miracoli, dentiere rubate per il carnevale, cieli che si tingono di rosa. Mescolando il ricordo all’immaginazione crea mondi sensibili e delicati, poetici e meravigliosi. A partire dalla narrazione di sé: una narrazione tutta sua.
Finché, così come è cominciato, il racconto si chiude col gelato alla fragola, protagonista di un’atroce vendetta.




Una giovanissima César Aira di soli 6 anni, viene portata dall'adorato papà a comprare il gelato per la prima volta. Il gelato pare essere disgustoso ma il padre non le crede finché non lo assaggia anche lui e si rende conto essere avariato. Da qui si scatena l'inferno, a causa delle reazioni paterne,  lei e la mamma si ritrovano sole in una nuova città. La bambina è complessa e insofferente, è malata a causa dell'intossicazione ma allo stesso tempo non vuole aiuti, non vuole affetto. Il punto focale del romanzo è l'immaginazione della bambina. 
Abbiamo l'impressione che la bambina si senta cosí sola che decida di crearsi un mondo nella propria testa, popolato di idee, strategie, giochi e mini vendette contro la propria mamma. Una storia a volte morbosa che capita nella testa della bambina, quasi un mini horror legato alla sua malattia, le infermiere fraudolente e il ritorno ritardato a scuola. Un romanzo che temo di non aver compreso appieno, sicuramente ci sono diversi livelli di lettura, diversi paralleli con la crescita, con il diventare uno scrittore, con il costruire la propria personalità peró non mi ha coinvolta.
   Il gioco di parole che riguarda il titolo é fantastico!


Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata: Smoothie alla fragola
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni 





      "Eravamo sole, isolate, cosa ci restava se non aggrapparci l’una all’altra?".

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