martedì 26 giugno 2018

Recensione: La devota

La devota
di Koethi Zan

Editore: Longanesi
Prezzo Cartaceo: €17
Pagine: 396
Titolo originale: The Follower




La vita di Julie Brookman sembra perfetta: un fidanzato attento, genitori affettuosi e ottimi voti a scuola. Davanti a lei un futuro roseo. La vita di Cora, invece, è un inferno: prima un padre violento, poi un marito crudele e psicopatico che l’ha tormentata senza pietà fino a farle credere di essere poco più di una marionetta nelle sue mani, una moglie follemente devota. Per lei non sembra esistere una via d’uscita. Julie e Cora sono due donne agli antipodi. Ma una notte le loro strade si incrociano tragicamente. Rinchiuse nella stessa casa, dovranno imparare ad avvicinarsi e conoscersi per rimettere insieme i pezzi della loro vita e, forse, trovare un modo per liberarsi.
 
Dall’autrice di Dopo, un thriller che esplora con maestria la sottile linea che separa vittima e carnefice. 



Una storia da far venire i brividi!
Julie viene rapita da James mentre aspetta il treno per andare in università, viene rinchiusa nell'oscurità di una catapecchia è tenuta in vita dalla impacciata e nervosa moglie di James, Cora. Lentamente veniamo a capire che James pensa di gestire una specie di setta pseudo religiosa in cui il Potere Celeste concede forza e Coraggio rappresenta la Servitrice e la Consorte e Julie è stata rapita perché pare essere la Salvatrice. 
Parallelamente viviamo la prigionia di Julie, l'adolescenza violenta di Cora e il lavoro di Adam, poliziotto in congedo che cerca di trovare un colpevole per questa è altri delitti. All'inizio odiamo Cora profondamente perché è cattiva, arrabbiata, violenta e segue le idee di James senza mai dubitare. Poi però attraverso i racconti della sua adolescenza cominciamo a capirne la sofferenza e soprattutto la causa di tutta quella rabbia. Cosa le è successo da ragazzina per farla diventare così? Come sono morti i suoi amici su cui sta indagando Adam?
Le due donne si ritrovano legate da un filo indissolubile, prigioniera e serva, carceriere e vittima. Tutto ruota attorno ai personaggi, più che alla trama, personaggi ben presentati, Cora, completamente plagiata da una sottospecie di santone ubriaco e violento, con cui decide di scappare da ragazzina solo per poter fuggire dal suo rapitore, anch'esso inquietante e folle, il padre. Julie, una ragazzina fortunata nella vita, bella, inteligente, ricca e il suo modo di cercare di sopravvivere all'esperienza più violenta e inaspettata che potesse aspettarsi. La cosa più strana è che nonostante  
siamo più vicine a Julie, come stile di vita, ci ritroviamo ad avere più fretta di sapere cosa abbia portato Cora a diventare fredda che non alla liberazione di Julie. Ma siamo sicuri che Cora sia cattiva come sembra? 

Un romanzo thriller e psicologico allo stesso tempo, il finale non è forse quello che mi aspettavo o perlomeno non ha lasciato un segno profondo, ma per tutta la lettura non vedevo l'ora di girare pagina e vedere cosa sarebbe successo e cosa avrebbe scoperto Adam, il polizziotto in congedo che ha perso una sorella e che non riesce a vivere una vita al di fuori della risoluzione di questo caso.
Un gioco psicologico principalmente fra le due donne, ma anche tra Cora e i suoi diversi aguzzini, un intreccio intrigante che ci lascia con una sola domanda, il male che ci circonda ci trasforma o riusciamo a uscirne e salvare anche chi non lo merita?

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Infuso alla lavanda
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Website dell'autrice: Koethi Zan







      "Caroline tu sei davvero speciale. Tuo padre non ti capisce, ma io sì. Io ti apprezzo. Staremo insieme, ci aiuteremo a vicenda. Ti mostrerò il vero regno. L'universo, il cielo e le stelle saranno nostri. Tuo padre non vale un decimo di te. Cosa ti trattiene, il tuo attaccamento di figlia?".


   

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