venerdì 22 giugno 2018

Recensione: La ragazza che amava Picasso


La ragazza che amava Picasso
di Camille Aubray

Editore: Piemme
Prezzo Cartaceo: € 19,50
Prezzo Ebook: € 9,99
Pagine: 456
Titolo originale: Cooking for Picasso


1936. È un anno speciale per Pablo Picasso.
In fuga dai troppi amori e dalla troppa intensità di Parigi, cerca rifugio in Costa Azzurra, a Juan-Les-Pins, dove il cielo è incredibilmente blu e il mare pieno di sfumature smeraldo. Qui si stabilisce per un po', in incognito, riprendendo finalmente a dipingere dopo una lunga pausa. E proprio in questo periodo, per la prima volta, una ragazza con i capelli neri fa capolino nei suoi quadri. Nessuno ha mai saputo chi fosse. Come nessuno ha mai indovinato cosa successe davvero a Picasso in quella breve e misteriosa parentesi della sua vita…
Ondine, folti capelli neri e la freschezza dei suoi diciassette anni, lavora nel Café Paradis, piccolo ristorantino gestito da sua madre, e la sua vita a Juan-Les-Pins è stata scossa finora da un solo terremoto: il primo amore. Quando un misterioso sconosciuto che viene da Parigi prende in affitto una delle ville della città, è lei la prescelta per portargli il pranzo a domicilio. E così che Ondine incontrerà il grande genio dell'arte, e grazie ai quadri, come al comune amore per la cucina, tra i due nascerà una particolarissima amicizia, che cambierà Ondine per sempre. Un'amicizia i cui effetti dureranno nel tempo, tanto che, due generazioni dopo, la sua nipote Céline, make-up artist a Los Angeles, deciderà di intraprendere un viaggio proprio nei luoghi dell'incontro tra la sua nonna Ondine e Picasso, alla scoperta del passato della sua famiglia, e di se stessa.



Questo libro è stato la scusa perfetta per avvicinarmi ad un mondo che non avevo mai approfondito più di tanto in passato e che conoscevo solo in maniera molto superficiale, ovvero il mondo di Picasso. Amo l'arte ma Picasso non è mai stato uno dei miei artisti preferiti eppure attraverso questa storia mi ha catturato e nonostante la trama non rifletta esattamente la vita di questo personaggio mi ha regalato una fantasia gradevole e che me lo ha fatto piacere di più. Abbiamo due fasi temporali diverse attraverso le quali si sviluppa la storia, il primo è nel 1936 dove incontriamo Picasso che conosce Ondine durante il suo soggiorno a Juan-Les-Pins dove si è rifugiato per dedicarsi alla sua arte e sfuggire dal caos cittadino. Quello con Ondine è un incontro breve ma intenso che lascia le sue tracce anche ai giorni nostri dove troviamo Céline che attraverso i quadri del grande artista ripercorre la storia dei suoi antenati e della sua famiglia. Un intreccio eccellente che prende totalmente e che invoglia a continuare a leggere, dei personaggi ben definiti e modellati alla perfezione con la vita reale di Picasso insieme danno vita ad un libro perfettamente riuscito. Attraverso l'arte, la cucina, l'amore e un panorama francese che sembra essere dipinto, Camille Aubray ci porta a curiosare nella movimentata e sregolata vita di Picasso attraverso gli occhi buoni ed ingenui di Ondine, un romanzo davvero da non perdere.


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: Un bicchiere di Cava spagnolo
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 19 anni
Sito dell'autrice: Camille Aubray






      "Una storia trascinante, romantica e misteriosa, condita di deliziosa cucina francese, arte e joie de vivre."

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