lunedì 8 ottobre 2018

Recensione: La sesta moglie



La sesta moglie

La sesta moglie
di Philippa Gregory

Editore: Sperling&Kupfer
Prezzo cartaceo: € 19,90
Prezzo Ebook: € 10,99
Pagine: 402
Genere: Romanzo Storico


Il 28 giugno del 1491, secondo i nostri calcoli 527 anni fa, nasceva a Greenwich il futuro Enrico VIII.

Nei (quasi) cinquantasei anni della sua vita, Enrico rivoluzionò l’Inghilterra, istituì una Chiesa autonoma, soffocò nel sangue complotti, combatté battaglie dalle quali uscì vincitore, in un modo o nell’altro. E si sposò sei volte.

L’inizio del suo regno, nel 1509, quando aveva solo diciotto anni, coincise anche con il suo primo matrimonio. Il primo di una lunga e sfortunata serie, che Philippa Gregory ha raccontato in quattro dei romanzi della saga dei Tudor, la famiglia dalla quale discende Harry, va ricordato, il cui matrimonio con la bella attrice americana Meghan Markle, a proposito, ha fatto parlare tanto quest’anno.

Tornando a noi, Philippa Gregory ha parlato di Caterina d’Aragona, in Caterina, la prima moglie, e sappiamo come è andata a finire: con un divorzio decisamente sui generis. Poi è arrivata Anna Bolena, protagonista de L’altra donna del re, alla quale è andata anche peggio, visto che il marito l’ha mandata al patibolo facendola decapitare. Poi è arrivata Jane Seymour, che invece è morta subito dopo aver dato alla luce l’unico figlio maschio di Enrico, cosa che l’ha resa la preferita del re – ma anche la meno interessante delle regine. Tanto è vero che la Gregory non le ha dedicato un libro. Ha invece incluso le due mogli successive, Anna di Clèves e Caterina Howard in L’eredità della regina. Sei mesi di matrimonio ciascuna, e la povera Caterina accusata di adulterio e decapitata. Non aveva neanche vent’anni.

Arriviamo così a La sesta moglie, Caterina (un’altra!) Parr, protagonista indiscussa e molto molto affascinante dell’ultimo romanzo di Philippa Gregory, in libreria dal 3 luglio. Vi diciamo soltanto che questa Caterina ha trent’anni, ha già avuto due mariti, imposti dalla famiglia, e ha una relazione molto appagante con l’uomo del quale è innamorata. Finché un giorno, a corte, l’enorme mole del re incombe su di lei con una proposta che ovviamente non può rifiutare. È il 1543, e l’inizio di un nuovo, matrimonio con Enrico VIII. Pericoloso e pieno di insidie.








Caterina è vedova per la seconda volta ma il suo cuore non ha mai sofferto per nessuno dei due mariti, ora che è libera di poter scegliere chi amare il suo cuore ed il suo corpo vibrano per Thomas ma anche questa volta non è libera di scegliere il suo futuro, perché Enrico VIII, il re che tutte le donne hanno sognato, ha messo gli occhi su di lei ed è deciso a sposarla. I tempi d'oro di Enrico però ormai sono finiti, il suo corpo è provato dalla ferita alla gamba che puzza di morte e di infezione, è talmente grasso che mangia sino a scoppiare per poi ricominciare, i lustri del passato sono lontani e Caterina sa di dover rinunciare al corpo scolpito del suo unico amore per seguire il volere del suo re. Philippa Gregory torna in libreria con la conclusione della dinastia Tudor regalando al lettore un meraviglioso affresco sull'ultima moglie del re. E' impossibile rimanere indifferenti di fronte alle ricostruzioni accurate che la Gregory è capace di donare al suo grande pubblico, l'attenta analisi e lo studio delle fonti rendono la lettura non solo interessante ma anche stimolante. Caterina è una donna di trent'anni che ha dovuto sottostare ben due volte alle scelte imposte della famiglia, ora che è di nuovo libera vorrebbe semplicemente amare un uomo scelto da lei capace di farle battere finalmente il cuore. Ma il volere di Enrico non si può mettere in discussione e così eccola chinare nuovamente il capo. Quello che però Caterina non sa è che lei sarà una figura di fondamentale importanza per la storia d'Inghilterra e per quella che un domani sarà la prima Regina Elisabetta. Donna di ampie vedute, Caterina saprà condurre il volere di Re Enrico verso una nuova e definitiva Riforma della Chiesa, riuscirà a tenergli testa sia come intelletto che come furbizia anche quando lui vorrà rinchiuderla nella Torre per eresia. Ho divorato questo romanzo come ho fatto con tutti gli altri romanzi scritti da questa autrice che adoro: il suo stile narrativo non è mai pesante e ridondante, anzi è leggero e le pagine scorrono veloci. Assolutamente consigliato

Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: tè freddo alla menta
Formato consigliato: cartaceo

Età di lettura consigliata: dai 16 anni






"Acclamate oh sudditi la nuova Regina."

                      
   

                                     

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