giovedì 3 maggio 2018

Recensione: Numero

Numero
Storia dell'idea che ha rivoluzionato il mondo
di Tobias Dantzig

Titolo originale: Number: The Language of Science
Editore: Il Saggiatore
Prezzo Cartaceo: € 27
Pagine: 348



Dall’incommensurabile all’uno, al due, al dieci, al π… Se c’è stato un momento nella storia in cui il caos che circonda l’uomo ha lasciato il posto a un simulacro di ordine e comprensione è stato quando venne concepito il numero. Da allora i numeri hanno plasmato la nostra realtà, la nostra cultura e il nostro immaginario, ci hanno permesso di contare le pecore e inventare il commercio, di misurare le distanze e teorizzare gli attributi della divinità, di costruire cattedrali e annientare il nemico in battaglia.
Attraversando epoche e nazioni, il matematico Tobias Dantzig ci guida tra aneddoti e protagonisti geniali alla scoperta di questa invenzione rivoluzionaria: dei tentativi preistorici di quantificare l’esistente che cosa è sopravvissuto nel nostro linguaggio? Qual è l’origine del concetto di zero? Quando abbiamo smesso di cercare «l’ultimo numero» e ci siamo persi nella vertigine dell’infinito? Quando il numero è diventato una funzione? Sono i quesiti che si intrecciano in un’appassionante narrazione della storia umana, un racconto che procede per prove, tentativi ed errori, strade battute e vicoli ciechi, fulminanti intuizioni e brucianti delusioni, tenuto insieme dalle intelligenze dei grandi personaggi che hanno permesso ad aritmetica e geometria di fare il salto dai misteriosi precursori alessandrini Pappo e Diofanto a Leopold Kronecker e Henri Poincaré.



Un viaggio affascinante nella storia ed evoluzione del numero. Partendo dall'antica preistoria e al conteggio sulle dita passando attraverso l'uso dell'abaco e dei tally. Non solo la sua storia europea ma la sua scoperta e applicazione in tutto il mondo. La strana casualità della nascita dello zero e di tutti i suoi nominativi.
L'aritmetica, la teoria dei numeri e la geometria così come il legame storico tra il numero, la teologia cristiana e la mitologia greca sono al centro di questo libro. Non molto consigliato a chi si perde quando iniziano a comparire delle formule, perché alla fine dei conti è un libro di matematica, per quanto il numero venga approcciato anche da un punto di vista sociologico e storico. 
Estremamente affascinante per la sottoscritta è il capitolo sul mondo fluente, le teorie di Zenone sulla relazione tra spazio e tempo e l'inscendibilità dei due. Tutto il testo è pervaso da una bella sincronia di filosofia, teologia, matematica e storia.
L'autore ha cercato di creare un testo di matematica accessibile ai non matematici e in alcuni tratti ha fatto un ottimo lavoro.
Se siete appassionati di numeri questo è il libro per voi, lo sconsiglio in caso contrario.


Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Tè nero
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni






      "Nelle sue dita l'uomo possiede uno strumento che gli consente di passare, inconsapevolmente, dal numero cardinale al numero ordinale. Per indicare che una certa collezione contiene quattro oggetti egli solleva, o abbassa quattro dita contemporaneamente; per contare la stessa collezione egli solleva o abbassa le stesse dita una dopo l'atra, successivamente".


   

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